“Cyrano de Bergerac”, la mise en scène firmata da Arturo Cirillo andrà in scenda dal 20 al 26 marzo in Sardegna, a Cagliari e a Sassari
Un ritratto d’artista, tra realtà e invenzione, per una straordinaria storia d’amore con “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand, nell’originale e visionaria mise en scène firmata da Arturo Cirillo, che intreccia le suggestioni del fortunato musical di Riccardo Pazzaglia e Domenico Modugno e dell’immaginifico “Pinocchio” di Carmelo Bene alla storia del raffinato e arguto poeta nonché valente spadaccino segretamente innamorato della bella Rossana.
In cartellone da mercoledì 20 marzo a domenica 24 marzo al Teatro Massimo di Cagliari e martedì 26 marzo alle 21 al Teatro Comunale di Sassari – tutti i giorni da mercoledì a venerdì (turni A, B, C) alle 20.30, sabato alle 19.30 (turno D) e domenica alle 19 (turno E) – venerdì 22 marzo doppia recita con la pomeridiana alle 16.30 – turno P) sotto le insegne della Stagione 2023-2024 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con la direzione artistica di Valeria Ciabattoni e con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Sardegna, del Comune di Cagliari e del Comune di Sassari e il contributo della Fondazione di Sardegna.
Una versione inedita
Una versione inedita del capolavoro del drammaturgo francese, portato al successo da Benoît-Constant Coquelin, con grandi consensi di pubblico e critica fin dal debutto il 28 dicembre del 1897 al Théâtre de la Porte-Sain-Martin di Parigi, che ancor oggi riesce a suscitare emozioni e a far riflettere sull’importanza e sulla profondità dei sentimenti, sulla forza delle passioni e sulla lealtà spinta fino al sacrificio, ma anche su un tema delicato come il contrasto tra l’essere e l’apparire e sul potere della bellezza.
Audace e perfino temerario nelle schermaglie letterarie come nei duelli, oltre che sul campo di battaglia, Cyrano s’intimidisce di fronte alla splendida Rossana, cui non oserà mai confessare la vera natura dei sentimenti che prova per lei, convinto che il proprio aspetto non sia degno di una creatura come lei: quel suo naso così pronunciato gli appare un ostacolo insormontabile su cui s’infrange ogni suo sogno romantico.
Il cuore non conosce ragioni e per un istante il poeta s’illude davvero che ella possa provare comunque qualcosa per lui, oltre l’affetto e confidenza tra cugini, per scoprire subito dopo che la donna si è invaghita di un giovane cadetto, Cristiano de Neuvillette: ferito ma rassegnato, tuttavia si presta a far da intermediario tra i due e anzi incoraggia il nascere di una relazione tra i due, prestando perfino al suo inconsapevole rivale le parole capaci di conquistare una dama sensibile e raffinata.