Il Governo cinese impone restrizioni sull’uso dei telefoni cellulari nelle scuole e applica sanzioni per i rapporti intimi tra gli studenti.
Il Governo cinese ha annunciato il divieto dell’uso dei telefoni cellulari nelle scuole come misura per proteggere la vista dei bambini, migliorare la concentrazione e contrastare la dipendenza dagli smartphone. Gli studenti non possono portare i telefoni a meno che non abbiano un permesso scritto dei genitori, convalidato dopo un controllo attento. Il mancato rispetto di questa regola comporta sanzioni e la confisca dei dispositivi.
Il divieto è stato motivato principalmente dalla preoccupazione per il peggioramento della vista dei bambini dovuto all’abuso degli schermi e dalla ricerca che indica come l’uso costante del telefono porti a un deficit di attenzione. Inoltre, si vuole contrastare la dipendenza crescente dagli smartphone, fenomeno anche in Cina.
Sebbene ci siano state contestazioni da parte dei genitori, il Governo non ha cambiato rotta. Questa non è la prima iniziativa del genere in Cina; precedenti regolamenti hanno riguardato l’industria dei giochi elettronici e imposto limiti sull’uso di dispositivi tecnologici per i minori.
Alcune scuole cinesi hanno già applicato il divieto confiscando e distruggendo i telefoni portati illegalmente in classe. Questa norma diventerà ferrea in tutte le istituzioni educative, con l’intenzione di vietare anche l’invio dei compiti tramite cellulare.
Anche in Europa sono state prese misure simili, come il divieto dell’uso del telefono nelle scuole elementari e medie in Francia, e la necessità di lasciare il telefono in uno spazio apposito all’ingresso della scuola nel Regno Unito. Tuttavia, queste misure appaiono meno rigide rispetto a quelle cinesi.
Parallelamente, una scuola privata in Cina ha imposto sanzioni per i rapporti troppo intimi tra gli studenti, indipendentemente dal sesso, suscitando proteste tra gli studenti e i genitori. Le nuove regole mirano a scoraggiare i legami troppo stretti tra i giovani, con conseguenze che vanno dalle multe all’espulsione nei casi più gravi.