Prende il via la seconda parte stagione del “Teatro Senza Quartiere” con “Gabriella Sempre / Omaggio a Gabriella Ferri” di OfficinAcustica sabato 23 marzo al TsE di Cagliari
Un ritratto d’artista tra parole e note con “Gabriella Sempre / Omaggio a Gabriella Ferri” di OfficinAcustica in cartellone sabato 23 marzo alle 20.30 al TsE in via Quintino Sella, nel cuore di Is Mirrionis a Cagliari: un affascinante e coinvolgente spettacolo-concerto per dare il via alla seconda tranche della Stagione 2023-2024 di “Teatro Senza Quartiere” organizzata dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda.
È inserita nel progetto pluriennale “Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro” 2017-2026 a cura del Teatro del Segno in collaborazione con la Parrocchia di Sant’Eusebio di Cagliari e con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Sardegna e del Comune di Cagliari e il contributo della Fondazione di Sardegna.
Gabriella sempre
La cantante e attrice Anna Lisa Mameli , anche autrice dei testi originali, rievoca la figura di un’autentica stella del folk che ha illuminato con il suo talento la scena musicale italiana del secondo Novecento. Salirà sul palco con Corrado Aragoni al pianoforte, Tonino Macis alla chitarra, al charango e al mandoloncello e Remigio Pili alla fisarmonica.
Gabriella Ferri, artista eclettica, capace di spaziare dal teatro di varietà all’intrattenimento cinematografico e televisivo, è riuscita nel corso della sua carriera ad affermarsi come raffinata interprete di canzoni popolari, distinguendosi dapprima in duetto con Luisa De Santis per poi intraprendere un viaggio da solista, in particolare al Bagaglino di Roma.
Tra un disco che conquista le platee sudamericane e un’apparizione a Sanremo con Stevie Wonder, il matrimonio con il giovane diplomatico Giancarlo Riccio, che durerà qualche anno. Successivamente il trasferimento in Congo, per poi rientrare in Italia e ritornare sulla scena, con rare incursioni al Folkstudio.
Le sue canzoni
Il brano sanremese “Se tu ragazzo mio”, scritto con il padre e Piero Pintucci, eliminato al primo turno del festival canoro, ottiene però un grande successo e viene riproposto da altri artisti, tra cui I Camaleonti e Nada. Nel 1969 esce per la RCA l’album “Gabriella Ferri” che accanto a canzoni come “Ciccio Formaggio” comprende pezzi più moderni come “Sor fregnone”, scritto dall’artista romana con musica di Vittorio Nocenzi , e “Sinnò me moro” di Pietro Germi su musica di Carlo Rustichelli (dalla colonna sonora del film “Un maledetto imbroglio”, tratto da “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana”).
Un’artista a tutto tondo
In teatro come in televisione, mette in risalto il suo temperamento istrionico, tra duetti con Claudio Villa in stile stornelli romani e veri e propri “spot” umoristici, e se la sua famosa versione di “Colomba è Zaza?” riporta l’immagine disincantata e amara di un’umanità perduta, pure “classici” come “Ciccio Formaggio” si arricchiscono di nuove agrodolci sfumature.
Fortunate trasmissioni come “Dove sta Zazà” e “Mazzabubù”, e poi “Giochiamo al varieté”, “Premiatissima”, e ancora “Cominciamo bene” con Pino Strabioli e “Buona Domenica” di Maurizio Costanzo, oltre alle incursioni cinematografiche con un ruolo da coprotagonista in “Remo e Romolo – Storia di due figli di una lupa” e le incisioni discografiche, trasformano l’artista in un’icona della musica popolare, amata e apprezzata non solo dalla critica più avveduta ma anche e soprattutto dal grande pubblico.
Uno speciale tributo
“Gabriella Sempre” di OfficinAcustica rappresenta uno speciale tributo all’artista romana con una sensibilità più contemporanea, e ancora perfettamente attuale.
Un’antologia di canzoni, da “Vecchia Roma” di Del Pelo, Alvaro Ferrante De Torres e Alberto Simeoni a “Roma Forestiera” di Armando Libianchi e Luigi Granozio, e poi “Si no me moro” di Pietro Germi e Carlo Rustichelli, “Nina si voi dormite” di Romolo Leonardi e Amerigo Marino, accanto a “Remedios” (poi nella colonna sonora di “Saturno Contro” di Ferzan Özpetek) e “E dormi pupo dorce” scritte da Gabriella Ferri.
“Barcarolo Romano” di Romolo Balzani e Pio Pizzicaria, “Il valzer della toppa” di Pier Paolo Pasolini e Piero Umiliani, “Le mantellate” di Giorgio Streler e Fiorenzo Carpi, la celeberrima “Dove sta Zazà?” di Raffaele Cutolo e Giuseppe Cioffi, “Tanto pe’ cantà” di Ettore Petrolini e Alberto Simeoni, “Grazie alla vita” di Violeta Parra e infine “Sempre” di Mario Castellacci e Franco Pisano, cui si ispira il titolo del recital, quasi un invito a riscoprire un’artista che più di una generazione ricorda ancora con affetto e ammirazione, e un pizzico di nostalgia.