Maggiore trasparenza negli affitti a breve termine: Scopri le nuove normative UE che promuovono una gestione più responsabile delle piattaforme di locazione turistica e assicurano una maggiore sicurezza per i viaggiatori.
Gli affitti a breve termine, una pratica sempre più diffusa nell’Unione Europea, stanno per essere soggetti a nuove normative mirate a garantire maggiore trasparenza e responsabilità nel settore. Il Parlamento Europeo ha recentemente adottato nuovi requisiti per la raccolta e la condivisione dei dati relativi a questi servizi, con l’obiettivo di promuovere un’economia delle piattaforme più equa e sicura.
Secondo le statistiche, gli affitti a breve termine costituiscono circa il 25% degli alloggi turistici nell’UE. Tuttavia, la mancanza di normative adeguate ha alimentato preoccupazioni riguardo all’aumento dei prezzi delle abitazioni, lo spostamento dei residenti permanenti e altri problemi legati al turismo e alla concorrenza sleale.
L’uso di piattaforme online
Il nuovo regolamento introdotto dal Parlamento Europeo richiederà alle piattaforme online che facilitano gli affitti a breve termine di rispettare obblighi più rigorosi di registrazione e condivisione dei dati. Questo include una procedura di registrazione semplificata per le proprietà presenti nei paesi in cui sono già in vigore processi di registrazione simili.
Inoltre, le piattaforme dovranno garantire che le informazioni fornite dai locatori siano accurate e complete, con controlli casuali per verificarle. Le autorità avranno il potere di sospendere numeri di registrazione, rimuovere annunci illegali e imporre sanzioni in caso di non conformità.
Un aspetto cruciale delle nuove norme è la creazione di un unico punto di ingresso digitale per la raccolta dei dati da parte degli Stati membri dell’UE. Questo consentirà alle autorità di monitorare meglio il rispetto delle norme e di adottare politiche più efficaci nel settore degli affitti a breve termine.
Il relatore del Parlamento Europeo, Kim Van Sparrentak, ha sottolineato l’importanza di queste normative per rendere le città europee più vivibili e accessibili, riducendo gli affitti illegali e preservando gli alloggi per i residenti.
Una volta adottato dal Consiglio, il regolamento entrerà in vigore dopo due anni, offrendo un periodo di transizione per l’adeguamento alle nuove norme. Questo segna un passo significativo verso un settore degli affitti a breve termine più responsabile e trasparente, promuovendo un equilibrio tra i benefici per i viaggiatori e la tutela delle comunità locali.