Le danze sufi in “Dervish” di Ziya Azazi

Da lunedì 25 marzo a Sanluri, Macomer, Alghero e Lanusei le danze sufi in “Dervish” di Ziya Azazi per la stagione de La Grande Danza

Il fascino delle danze sufi con “Dervish” di e con Ziya Azazi in cartellone lunedì 25 marzo alle ore 20:30 al Teatro Comunale “Akinu Congia” di Sanluri, martedì 26 marzo alle ore 21:00 al Teatro Costantino di Macomer, mercoledì 27 marzo alle ore 21:00 al Teatro Civico “Gavì Ballero” di Alghero e infine giovedì 28 marzo alle ore 21:00 al Teatro “Tonio Dei” di Lanusei per la Stagione 2023-2024 de La Grande Danza organizzata dal CeDAC Sardegna.

Il Sufismo, si legge nella presentazione, «esplora la ragione della creazione dell’uomo e dell’universo in cui vive»: “Azab”, in cui l’artista spesso sfrutta la rotazione su piano orizzontale, «descrive lo sforzo dell’uomo nell’attraversare le prime tre porte, corrispondenti alla Legge, al Cammino e alla Consapevolezza, per giungere a conoscere e riconoscere se stesso presso la porta del Discernimento»; mentre “Dervish in Progress” esprime «il senso di completezza e di gioia dell’artista, visibili in ogni movimento, dove il corpo si staglia sul palco e si fonde con l’imprevedibile movimento della gonna, e la grazia della rotazione riflette il luogo in cui la sua mente si trova nel compiersi del viaggio».


Dervish

Dervish” di Ziya Azazi è una performance che riporta in vita il fascino dell’antica pratica di meditazione, dove l’individuo si lascia trasportare dalla musica per avvicinarsi al divino, rievocando simbolicamente il movimento dei pianeti del sistema solare. Questo spettacolo rappresenta la sintesi di un cammino spirituale attraverso le quattro porte della Legge, del Cammino, della Consapevolezza e del Discernimento, portando l’artista a uno stato di armonia con l’universo.

Attraverso “Azab“, Azazi offre una reinterpretazione contemporanea di questo percorso, concentrandosi sullo sforzo dell’uomo nell’affrontare le prime tre porte per raggiungere la consapevolezza di sé. Mentre “Dervish in Progress” esprime la gioia e la completezza dell’artista attraverso ogni movimento, con il corpo che si fonde con la rotazione della gonna, riflettendo lo stato della sua mente nel viaggio interiore.

Reinventa la danza come un mezzo per esplorare i confini tra religione e filosofia, guidando gli spettatori verso una comprensione più profonda del disegno divino e della verità interiore.

Ziya Azazi

Ziya Azazi, artista turco nato nel 1969 ad Antiochia e trasferitosi a Istanbul, ha iniziato la sua carriera combinando gli studi in ingegneria con la danza, debuttando come coreografo nei primi Anni Novanta al Teatro di Stato di Istanbul. La sua fama si estende in Europa centrale, dove ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per le sue performance, lavorando con rinomati artisti come Jan Fabre e collaborando con diverse compagnie teatrali e festival internazionali.

Una svolta significativa nella sua carriera è stata l’interesse e lo studio delle danze sufi tradizionali a partire dal 1999, che ha influenzato molte delle sue opere successive. Tra queste, spiccano gli spettacoli “Dervish in Progress” e “Azab”, parte del progetto “Work in Progress I & I”, che incorpora la musica di artisti come Mercan Dede e Sertap Erener. Azazi ha continuato a creare opere originali come “Icons” e “Deplacé”, collaborando con musicisti di diversi paesi.

Partecipando a numerosi festival e rassegne in tutto il mondo, Azazi ha portato la sua arte in luoghi iconici come il Trafalgar Square di Londra e il National Museum di Singapore. La sua performance “Dervish” offre uno sguardo nell’Oriente esoterico e misterioso del Sufismo, combinando la fascinazione di antichi rituali con una rigorosa esecuzione fisica che esplora la connessione tra mente, corpo e dimensione spirituale.

About Federica Sanna

Ciao, sono Federica sono una studentessa, frequento il secondo anno del corso magistrale "Filosofia e Teorie della comunicazione". Mi piace tanto la musica, e amo qualsiasi tipo di sport.

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