L’impatto del clima sulla diffusione delle malattie infettive trasmesse da vettori e zoonotiche
Il legame tra cambiamento climatico e diffusione delle malattie infettive è una realtà ormai ben nota, ma l’allarme è suonato con ancora più forza di fronte all’incremento esponenziale dei contagi di patologie trasmesse da vettori come zanzare, pulci e zecche. In un articolo recentemente pubblicato su JAMA, un gruppo di infettivologi ha sollevato l’allarme sull’emergenza e la crescente diffusione di agenti patogeni dannosi, sottolineando la necessità di una maggiore consapevolezza e preparazione da parte della comunità medica per affrontare l’impatto del cambiamento climatico sulla diffusione delle malattie.
Le patologie infettive possono essere causate da una varietà di agenti patogeni, tra cui virus, batteri, funghi o parassiti, e molte di esse si trasmettono da animale a uomo o da uomo a uomo. Le malattie trasmesse da vettori come la dengue, la malaria e la Zika sono particolarmente preoccupanti in quanto causate da agenti patogeni trasportati da zanzare, pulci e zecche. Il cambiamento climatico, con le sue variazioni delle precipitazioni e delle temperature, sta ampliando il raggio d’azione di questi vettori e prolungando i loro periodi di attività.
Un esempio evidente di questo fenomeno è rappresentato dalle malattie trasmesse dalle zecche, come la babesiosi e la malattia di Lyme, che si manifestano ora anche in inverno e in zone geografiche precedentemente non interessate.
La malaria è un’altra malattia che sta subendo un’espansione territoriale a causa del cambiamento climatico, con le zanzare trasmettitori che si spostano verso nord a causa dell’aumento delle temperature, determinando un incremento del numero di insetti e del tasso di trasmissione della malattia.
Le malattie zoonotiche
Altre malattie zoonotiche, come la peste e l’hantavirus, trasportato dai roditori, stanno mostrando cambiamenti nell’incidenza e nella distribuzione geografica a causa della perdita di habitat, che porta gli animali selvatici a entrare in contatto più ravvicinato con l’uomo, aumentando il rischio di trasmissione di malattie e lo sviluppo di nuovi agenti patogeni.
Inoltre, il cambiamento dei modelli di pioggia e delle temperature delle acque costiere può influenzare la diffusione di malattie trasmesse dall’acqua, come l’E. coli e il Vibrio. La comparsa di nuove infezioni fungine, come la Candida auris, e cambiamenti nella distribuzione di patogeni fungini, come l’infezione da Coccidioides, evidenziano ulteriormente l’impatto complessivo del cambiamento climatico sulla salute pubblica e la necessità di un’azione tempestiva e coordinata per affrontare questa emergenza sanitaria globale.