Studio dell’Università tecnologica federale del Paranà. i fondi di caffè con aggiunta di cloruro di zinco aiutano a rimuovere il bentazone
Uno scarto come i fondi del caffè potrebbe essere un’arma in più contro l’inquinamento delle acque. Secondo uno studio dell’Università tecnologica federale del Paranà, i fondi del caffè esausti, con l’aggiunta di cloruro di zinco per attivare il carbonio contenuto, hanno un’efficacia del 70 per cento nel rimuovere il bentazone. Si tratta di uno degli erbicidi più usati in agricoltura, di cui l’EPA (l’agenzia Usa per la protezione dell’ambiente) ha segnalato livelli potenzialmente dannosi per la salute umana nelle acque di falda.
I fondi di caffè, una risorsa versatile, trovano impiego in svariati contesti. Oltre a essere utilizzati come esfoliante naturale per la pelle, eliminando le cellule morte e promuovendo la circolazione sanguigna, possono essere impiegati come prezioso concime per le piante, arricchendo il terreno con azoto e altri nutrienti essenziali.
Un fertilizzante ecologico
I residui caffè rappresentano un fertilizzante organico di alta qualità per le piante, poiché sono ricchi di azoto, fosforo e potassio, nutrienti fondamentali per favorire il loro sano sviluppo. Questi residui non solo migliorano la ritenzione idrica nel terreno, ma contribuiscono anche alla difesa delle piante dalle malattie vegetali.
Con la loro composizione ricca di calcio, azoto, potassio, magnesio e altri sali minerali, i fondi di caffè non solo sono un fertilizzante prezioso per l’orto, ma arricchiscono il terreno con sostanze nutritive essenziali, promuovendo la crescita delle piante e regolando l’acidità del suolo. Questa regolazione beneficia piante specifiche come il basilico, i frutti di bosco e le ortensie, che richiedono un ambiente più acido per prosperare, mentre favorisce la fioritura blu nelle ortensie e stimola la crescita dei pomodori.
Inoltre, grazie al loro aroma intenso, i fondi di caffè agiscono come repellenti naturali, tenendo lontani insetti e parassiti come formiche, afidi, vermi e lumache.
Infine, trovano impiego anche nella coltivazione casalinga dei funghi, poiché favoriscono la loro crescita e sviluppo, contribuendo così a un orto protetto.