II 30 marzo lo SpazioT ad Alghero ospita lo spettacolo di Simone Azzu e Martino Corrias “Il Pubblico Bene” per la rassegna Alt
Sabato 30 marzo lo SpazioT ospita lo spettacolo “Il pubblico bene” di Simone Azzu e Martino Corrias per la rassegna ALT. Prodotto da SHIP, Centro di Produzione Culturale, con il sostegno di DAS, Dispositivo Arti Sperimentali, di Bologna, lo spettacolo unisce teatro, musica elettronica e audio-visivo. Sono di Martino Corrias infatti le musiche originali e il live set, di Simone Azzu i testi e la drammaturgia ed è di Claudia Virdis il progetto video con contributi tratti da Sardegna Digital Library, in concessione da Regione Autonoma della Sardegna.
Simone Azzu e Martino Corrias riportano alla Sardegna: territorio percepito come esotico, si manifesta come paradigma dello sfruttamento del suolo, delle risorse e della popolazione, in un preciso scollamento fra le necessità degli abitanti e quelle del capitalismo.
Simone Azzu e Martino Corrias lavorano insieme dal 2021. Hanno debuttato con la performance Petter: Prigioniero Politico, in co-produzione con l’Istituto Storico Parri, con il patrocinio del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e il Parco Nazionale dell’Asinara.
“Il Pubblico Bene” è il secondo progetto realizzato dai due artisti, insieme sul palco e quella ad Alghero è la prima data in Sardegna.
Simone Azzu
Simone Azzu è nato in Sardegna nel 1994 e vive a Bologna. Si forma come pianista presso il Conservatorio L. Canepa di Sassari e, fin dall’infanzia, lavora con il teatro come attore e performer, dapprima nel contesto sardo dei musical, delle operette e del teatro ragazzi, con varie incursioni nel teatro drammatico, con importanti collaborazioni con i maggiori registi e interpreti dell’isola, e con artisti del calibro di Lola Quivoron (per ARTE.fr) e la compagnia portoghese CasaBranca per Sardegna Teatro, Groundlings Theatre (Portsmouth, UK), Alberto Salvucci e TY1 (Universal Music Group) e molti altri.
Martino Corrias
Martino Corrias è nato in Sardegna e nel 1999 e vive a Bologna. Nella sua ricerca e sperimentazione musicale combina il mondo sonico naturale a quello elettronico. Di formazione classica, con il tempo mostra particolare interesse per il mondo elettronico: in questo cerca di ritrovare quella naturalezza data dagli strumenti in legno e dalle registrazioni su campo in mezzo alla natura, scomponendoli e fondendoli con suoni sintetico-metallici in un’atmosfera da club underground, cogliendo ora gli elementi più melodici della rave ora quelli più graffianti.