5 proposte di fuoriporta da non perdere per Pasqua: Citta della Pieve, Alatri, Sulmona e Iglesias coinvolgono la folla
Città delle Pieve per Pasqua si colora di “Pasqua… e Pasquetta” a Città della Pieve: Dal 30 marzo al 1 aprile, la città ospita 50 espositori in suggestivi stand in legno che evocano il periodo medievale. Un’esperienza unica per immergersi nelle tipicità umbre e non solo. Arte Vivente a Città della Pieve: Oltre alla mostra mercato, Città della Pieve si anima con i suoi celebri Quadri Viventi. L’arte prende vita mentre la Passione, la Morte e la Resurrezione di Cristo vengono rappresentate in modo coinvolgente.
Ad Alatri è Pasqua, e le strade del borgo ciociaro si animano con la presenza di 570 figuranti che rievocano la Crocifissione di Gesù. La città, conosciuta come la Città dei Ciclopi, diventa il fulcro delle celebrazioni pasquali, offrendo uno spettacolo suggestivo che affonda le sue radici nelle rappresentazioni medievali. Lungo le vie e i vicoli del centro storico, scene ispirate al Vecchio e al Nuovo Testamento prendono vita, narrando la storia e la passione di Cristo.
Nel frattempo, a Sulmona, i preparativi per i riti pasquali sono in pieno svolgimento, noti in tutto il mondo per la storica processione del Venerdì Santo. Qui, nel borgo abruzzese, il rito si sdoppia: la prima processione vede i confratelli “tombisti” vestiti di nero in segno di lutto, mentre la seconda, vede il passo lento e dondolante dei trinitari, noto come lo “struscio“, simbolo di contrizione e preghiera.
Iglesias tra Rappresentazioni Sacre e Tradizioni Antiche
La Pasqua di Iglesias si distingue dando vita a celebrazioni uniche. La Settimana Santa è ricca di eventi, ma il culmine arriva il Venerdì Santo, quando si svolge la suggestiva rappresentazione del funerale di Gesù, in stile sacro barocco. La processione è aperta dai Vexillas, gli stendardi sacri, seguiti da due bambini, tradizionalmente maschi, che interpretano San Giovanni e Maria Maddalena. Vestiti con abiti pregiati di ispirazione orientale, aggiungono un tocco di maestosità e antichità alla commemorazione.
I Germani, confratelli che dirigono le cerimonie rituali, sono il fulcro dell’evento. La loro presenza è distintiva e riconoscibile: indossano un abito bianco lungo con una ampia gonna, cappuccio e visiera larghi. In mano reggono le fiaccole, mentre il bianco dell’abito è accentuato dai fiocchi neri sulle maniche e dai guanti neri.