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In un’intervista Carlo Derudas illustra usi e costumi riflessi nel più famoso fumetto noir italiano Diabolik
Era il 1962, quando due sorelle, Angela e Giulia Giussani, pubblicano la prima uscita del padre del fumetto nero italiano, Diabolik. Carlo Derudas, esperto di fumetto, a seguito di un lavoro durato anni e anni ha pubblicato il saggio Diabolik. Il nuovo corso artistico e gli stili espressi dalle origini a oggi.
Tra i temi trattati nel corso dell’intervista l’evoluzione del mercato del fumetto. Dopo anni di massimo splendore nel mercato italiano, europeo e non solo infatti, internet a disordinato i piano rendendo l’industria meno ricca, ma non scoraggiando giovani e non solo ad investire nel mercato del fumetto. Se per l’industria dell’editoria oltre il 50% delle copie vengono distribuite in formato digitale, per il fumetto questa percentuale è ferma al 30%, nutrendo di una forte fanbase affezionata alla carta.
Il personaggio di Diabolik si è evoluto nel tempo, e con lui anche gli “oggetti di scena” che lo accompagnano. Dalle 500 e Giulietta dei primi anni ’60, si è passati ai suv e alle berline dei giorni nostri. Così come i vecchi telefoni hanno lasciato lo spazio agli smartphone. Insomma 60 anni di evoluzione della nostra società si riflettono nel personaggio che più di tutti rappresenta l’industria del fumetto italiano nel mondo.
