Confezionamento della Fistola Artero-Venosa: Nuova Tecnica Rivoluzionaria al Santissima Trinità della ASL di Cagliari
Un Passo Avanti nella Dialisi: Riduzione dei Tempi e Miglioramento del Comfort del Paziente
Nella prestigiosa Radiologia dell’Ospedale Santissima Trinità della ASL di Cagliari, recentemente eseguito il primo intervento di confezionamento della fistola artero–venosa. Per emodialisi utilizzando una procedura endovascolare, segnando così un momento epocale per la sanità sarda e italiana. Rispetto ai metodi chirurgici convenzionali, i tempi operativi sono stati drasticamente ridotti da 90 a soli 30 minuti, consentendo al paziente di sottoporsi alla procedura in day surgery e di essere dimesso dopo un breve periodo di osservazione. A una settimana dall’intervento, tutti i pazienti trattati con questa innovativa tecnica stanno progredendo positivamente.
Una Sinergia di Eccellenza tra Diverse Specialità Mediche
Questa nuova tecnica ha visto la collaborazione sinergica tra la sezione di Radiologia Interventistica guidata dal Dr. Stefano Marcia e il Dipartimento di Nefrologia diretto dal Dr. Stefano Murtas, con il prezioso contributo dell’equipe di Anestesia e Rianimazione, sotto la guida del Dr. Mario Cardia. L’intervento stesso, eseguito con maestria nella sala angiografica dai Radiologi Interventisti Dr. Emanuele Piras e Dr. Giorgio Galassi, supportati dai Nefrologi Dr. Gianluca Pisano, Dr. Maura Orrù e Dr. Fabrizio Macis. L’assistenza anestesiologica infine, garantita con competenza dalla Dr.ssa Alessandra Gambardella e dalla Dr.ssa Valeria Figus.
Un Passo Avanti per Affrontare le Sfide della Dialisi in Sardegna
L’importanza di questa procedura non può essere sottovalutata, specialmente considerando che in Sardegna l’incidenza di nuovi pazienti che necessitano di dialisi è tra le più elevate d’Italia, con circa 286 nuovi casi all’anno. Questa innovativa tecnica non solo migliora significativamente la qualità dell’intervento per i pazienti dializzati, ma potrebbe anche contribuire a ridurre il carico di lavoro e i tempi di attesa nelle strutture sanitarie della regione, offrendo così una speranza concreta per coloro che affrontano sfide legate alla malattia renale cronica.