Il 6 aprile un grande evento culturale a Gergei, Is Perdas, per studiosi, appassionati e curiosi, alla scoperta della straordinaria storia di Antioco, protomartire migrante patrono della Sardegna, con un convegno, una mostra d’arte contemporanea e la presentazione del nuovo libro del Prof. Silvano Tagliagambe
Un convegno e una mostra d’arte contemporanea dedicate ad Antioco, il Santo medico migrante Patrono della Sardegna, e la presentazione del nuovo libro del Prof. Silvano Tagliagambe “Il Mediterraneo dentro – La Sardegna tra memoria e avvenire”. In occasione della 665° edizione dei festeggiamenti del Santo mauritano, l’Associazione Sulcitana di Storia e Archeologia Arciere onlus e l’Associazione culturale Perdas Novas, organizzano il 6 aprile un grande evento culturale nella struttura agrituristica Is Perdas, a Gergei (Località Motti).
Una giornata speciale per far conoscere la storia di S. Antioco e dare un contributo, sulla scia del successo delle precedenti edizioni nella capitale e nell’isola, per sensibilizzare le comunità sul tema dell’immigrazione, dell’accoglienza, della tolleranza, dell’arricchimento reciproco attraverso lo scambio culturale. Un appuntamento importante in cui si parlerà anche del “progetto Nuraghe” nel contesto più ampio del Mediterraneo, culla della civiltà e crocevia di popoli, culture e religioni, per lanciare, in un momento storico così difficile, messaggi di pace, unione e prospettiva per un futuro migliore. La partecipazione è libera e gratuita.
Si inizia con la Santa Messa
La giornata di sabato 6 aprile prende il via alle 9.00 con la Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale di S. Vito Martire di Gergei, Via Roma 33; alle 10.30 la benedizione della barca del Popolo Migrante nella sede di Is Perdas a Gergei, ritrovata sull’isola di Sant’Antioco. Una installazione che invita a riflettere sul drammatico destino di molti uomini, donne e bambini costretti ad abbandonare la propria terra per ricostruirsi un futuro altrove.
Alle 11.00, dopo i saluti e l’introduzione delle associazioni che organizzano l’evento, segue il convegno “Antioco, tra Oriente e Occidente. Una storia di devozione e integrazione”, a cura di Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari. Subito dopo l’intervento del Cav. Dott. Roberto Lai, curatore della mostra, che analizzerà la figura agiografica di Antioco, il Santo venuto dal mare: la vita, il martirio nonché la diffusione del suo culto in Sardegna. La testimonianza e la coerenza di fede dimostrata dalla sua azione concreta nei confronti dei poveri e dei malati e la serenità di fronte al martirio.
Alle 14.30 riprende il convegno con la presentazione del nuovo libro del Prof. Silvano Tagliagambe “Il Mediterraneo dentro – La Sardegna tra memoria e avvenire”. A seguire interverranno: Prof. Francesco Mola – Magnifico Rettore Università di Cagliari; Prof.ssa Elisabetta Gola – Prorettrice Università di Cagliari; i promotori del Progetto Nuraghe – Associazione Perdas Novas, Simone Ollanu, Claudio Ollanu, Beatrice Auguadro.
Alle 16.30 visita guidata dal Cav. Roberto Lai alla mostra che, oltre che far conoscere la storia del Santo ed apprezzare le opere in esposizione, sarà un contributo alla conoscenza dell’epocale migrazione in atto ed uno stimolo per tutti a rispondere con atti concreti a questa straordinaria emergenza.
Antioco il Santo venuto dal mare
L’esposizione artistica dal titolo “Antioco il Santo venuto dal mare” sarà allestita a Gergei, nell’Agriturismo Is Perdas, località Motti snc (SU) e dopo l’inaugurazione del 6 aprile sarà visitabile fino al 30 settembre 2024, con ingresso libero. Un progetto itinerante che il curatore Roberto Lai e i soci di Perdas Novas portano avanti in sinergia con l’obiettivo di dar vita a un progetto culturale itinerante per la promozione, divulgazione e valorizzazione del culto sulcitano attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea.
La mostra comprende circa trenta opere d’arte contemporanea che richiamano la figura di Antioco, il Santo sulcitano, scelte tra pitture, mosaici e sculture maggiormente rappresentative che esprimono la propria visione ed interpretazione del messaggio di speranza e fratellanza tra popoli, ancora così fortemente attuale e necessario. Ispirati da questi principi, gli artisti hanno spaziato sull’iconografia del Santo rilanciando lo stesso in una visione contemporanea.
L’esposizione sarà integrata dalle 12 tavole fotografiche del maestro Oliviero Olivieri. Un progetto innovativo proposto dal curatore con l’obiettivo di modificare la percezione dell’opera esposta caratterizzando gli scatti fotografici dell’artista attraverso la personalizzazione della materia.