“Avrà i tuoi occhi”: la stand up history a Cagliari

Il 12 aprile nella cripta del Santo Sepolcro a Cagliari va in scena la stand up history “Avrà i tuoi occhi”: un viaggio alla scoperta del rapporto tra arte e morte

Venerdì 12 Aprile alle ore 19:30, nella suggestiva cornice della cripta del Santo Sepolcro, in piazza San Sepolcro le parole di Claudia Caredda, le letture di Barbara Pilia e le selezioni musicali di Giacomo Pisano vi porteranno in un viaggio alla scoperta del rapporto tra arte e morte con la stand up history “Avrà i tuoi occhi”.

  • Letture: Barbara Pilia
  • Narrazione: Claudia Caredda
  • Selezioni musicali: Giacomo Pisano

Come rappresentare qualcosa che è l’assenza di tutto? La morte si è imposta agli artisti di ogni secolo come soggetto emblematico. Alcuni l’hanno trattata come una metafora, altri come la cruda rappresentazione dello sfacelo fisico, altri ancora l’hanno racchiusa in elaborate allegorie. Nei momenti di crisi sociale la morte si è fatta più vicina, è diventata un espediente creativo per incanalare angosce e premonizioni storiche. Nei periodi di stabilità invece, mentre la società rimuoveva il pensiero della morte seppellendola fuori dal suo recinto, gli artisti tornavano a tirarla fuori, come cani in cerca di prede sepolte. Se l’arte è verità, la morte non può mancare all’arte.

Il senso della fine

Alle 17.30 anticiperà lo spettacolo la mostra temporanea “Il senso della fine“, opere di Andrea Lecca, a cura di Giacomo Pisano e Andrea Lecca.

L’Occidente da un lato è fortemente attratto dal tema della morte, manifesta infatti un forte appetito per tutto ciò che è crime e macabro, al punto da far coniare al saggista Fabio Giovannini il termine “necrocultura”, dall’altro però ha tolto alla morte la sua stessa essenza.
In pochi si soffermano a riflettere, piangere, vegliare e ricordare se non per il tempo necessario a una frettolosa sepoltura, a un fugace saluto o ad una stretta di mano formale. Allontanare il dolore, rientrare subito nel vortice frenetico delle attività, mai mostrare debolezza, sembrano essere i dictat su cui si muove la nostra società.

La morte è stata svuotata del suo significato, e con lei, anche la vita, il cui senso è strettamente legato all’esperienza della morte, dal momento che sono filosoficamente sorelle inseparabili e biologicamente una è la semplice negazione dell’altra. Andrea Lecca guarda a questa iconografia così classica con uno sguardo inedito. Nel concept dedicato alla signora armata di falce, e di cui qui vi mostriamo una piccola selezione realizzata con pennarelli e acrilico su carta, ha fornito un punto di vista innovativo ed emozionante.

Un tratto apparentemente semplice

A colpire particolarmente di questo artista cagliaritano, classe 1981, sono diverse caratteristiche, prima delle quali la capacità di mantenere un tratto in apparenza semplice e ingenuo tipico del panorama artistico del Sud America.

Il secondo punto di forza delle sue opere è che sono anche vicine alla sensibilità dei maggiori esponenti dell’espressionismo, basti citare Oskar Kokoschka e Marc Chagall che del loro percorso avevano fatto terreno di indagine per il pensiero più che per l’estetica socialmente accettata. Proprio come loro Lecca non teme di osare con il colore e ci offre delle versioni della realtà filtrate dalla visione: vivide declinazioni dei mondi del possibile e forse dell’impossibile, lucide, nette, inesorabili.

Il terzo aspetto che rende questi lavori interessanti è l’utilizzo molto creativo della prospettiva, mai scontata e sempre piuttosto inusuale. Anche laddove l’artista propone un’altra iconografia celebre, la danza macabra, lo fa in un’ottica “disturbata” da linee curve che sembrano appartenere più al sogno che al quotidiano e che ci guidano in una commistione di tratti vicini all’illustrazione e anche al fumetto.

Nei dettagli di queste inquadrature così coraggiose le figure umane trovano il palcoscenico per inscenare il loro dramma, personale e collettivo, che è poi il senso ultimo del comune denominatore che è la morte.

About Enrico Pisano

Studente di scienze della comunicazione all'università di Cagliari. Appassionato di sport e musica.