Ghostbusters: Minaccia glaciale, la recensione

Approda nelle sale italiane il quarto capitolo della saga degli acchiappafantasmi: Ghostbusters: Minaccia glaciale

Ghostbusters: Minaccia Glaciale, quarto capitolo ufficiale della leggendaria saga dei Ghostbusters, riesce a catturare l’essenza del franchise originale, e a completare il passaggio di testimone tra le generazioni dei cacciatori di fantasmi, senza snaturare il cult anni ‘80.

Trama

La trama si snoda intorno a una atipica minaccia soprannaturale: un’antica forza glaciale si risveglia da ghiacci perenni, portando con sé un eterno e spettrale inverno. Una minaccia che rischia di congelare New York City e il mondo intero. I nostri protagonisti, ora un team familiare più che affiatato, si trovano a fronteggiare le fredde creature mitologiche legate a una misteriosa entità che incarna l’essenza stessa del gelo e della paura.

Il film mantiene il classico e necessario equilibrio tra azione e commedia che ha reso celebri i precedenti capitoli. Il team dei Ghostbusters, composto da volti familiari e nuove aggiunte, dimostra un’ottima chimica sullo schermo, regalando momenti di pura comicità alternati a sequenze di tensione ben costruite. Vediamo ancora Paul Rudd nei panni del prof Gary Grooberson, fare coppia con Carrie Coon nei panni di Callie Spengler, figlia del genio Egon.

Finn Wolfhard e Mckenna Grace riprendono rispettivamente il ruolo di Trevor e Phoebe Spengler, nipoti di Egon. Celeste O’Connor riprende i panni della giovane Lucky Domingo, interesse amoroso di Trevor, anche lei vestirà la tuta di acchiappafantasmi insieme a Logan Kim nel ruolo dell’influencer Podcast. Tra i volti nuovi troviamo Kumail Nanjiani, interprete dell’ereditiero e fugace Nadeem Razmaadi e Emily Alyn Lind nei panni di Melody, una giovanissima fantasma. Tra le vecchie glorie, invece, in Minaccia Glaciale troviamo, l’irriducibile, benché visibilmente stanco Bill Murray nei panni di Peter Venkman, Dan Aykroyd nei panni del malinconico e burbero Ray Stantz, insieme a Ernie Hudson nei panni di Winston Zeddemore ora ricco imprenditore, e Annie Potts nel ruolo della centralinista Janine Melnitz.

Minaccia Glaciale

In Ghostbusters: Minaccia glaciale l’umorismo è sempre presente, tuttavia non è mai invadente, e lascia il giusto spazio a una narrazione che, in questo capitolo, riesce a essere più cupa e intrigante rispetto ai toni solitamente leggeri della serie, sebbene, nella scrittura, sia ancora difficile scrollarsi di dosso elementi noti e, talvolta anche cruciali, già utilizzati nei capitoli precedenti della saga.

Dal punto di vista visivo, Minaccia Glaciale è una festa per gli occhi. Effetti speciali di alta qualità, specialmente nella rappresentazione delle creature soprannaturali e degli scenari ghiacciati che avvolgono la città, fanno di questo quarto capitolo ufficiale, forse quello più tecnicamente avanzato e riuscito. Le sequenze d’azione, tra cui gli inseguimenti, New York trafitta dal ghiaccio e la battaglia finale contro la forza glaciale, sono coreografate con cura e tengono lo spettatore col fiato sospeso.

Ghostbusters: Minaccia Glaciale oltre a essere ancora un tributo alla saga cult è anche un’opera capace di affascinare i fan di lunga data, che sa come attirare nuove generazioni di spettatori, offrendo un’esperienza cinematografica che combina ancora una volta nostalgia e innovazione. Complice una trama avvincente, un cast affiatato e un comparto tecnico di prim’ordine, questo capitolo della saga si dimostra all’altezza delle aspettative, e sicuramente da inserire nella lista dei film da vedere per tutti gli amanti del soprannaturale e dell’avventura, pur mancando degli ingredienti necessari a collocarlo tra i cult del suo genere.

About Salvatore Uccheddu

Classe 1989. Appassionato cinefilo a 360°, degustatore di birre e di pizze. Amante dei bei film, ma anche di quelli brutti, davvero brutti. Si è cimentato come regista in lavori discutibile fattura. Irriducibile cacciatore di interviste agli addetti ai lavori della settima arte.

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