“Quasi Una Serata” di Ethan Coen al TsE di Is Mirrionis a Cagliari

Con “quasi una serata”: un intrigante gioco metateatrale, che proietta gli spettatori al centro della rappresentazione

Dal 23 Aprile Con “Quasi Una Serata”, ovvero Tre Atti Unici di Ethan Coen firmata da Davide Marranchelli, si sviluppa
un intrigante gioco metateatrale, che proietta gli spettatori al centro della rappresentazione. Questo processo porta a riflettere sul significato e sul ruolo delle arti della scena nella società contemporanea. “Quasi Una Serata” è un visionario racconto per quadri, in un susseguirsi di situazioni differenti. L’inquietante sala d’attesa di un eterno purgatorio in “Aspettando”, dove il protagonista si trova prigioniero in una vicenda quasi kafkiana e la crisi di coscienza di un agente segreto. Quest’ultimo non riesce più a restare indifferente davanti all’efferatezza dei crimini commessi.
Un dramma moderno con toni ironici e surreali o piuttosto una commedia che affronta temi esistenziali e questioni metafisiche. “Quasi Una Serata” propone un curioso trittico in cui storie apparentemente prive di collegamenti tra loro compongono un vivace affresco di varia umanità. Focus sull’enigma del divino e sul rapporto tra la dimensione terrena e quella spirituale a partire dall’idea della morte e dell’eternità. Un rito di passaggio che tutti prima o poi devono superare. Nella cultura e nella tradizione ebraica il dialogo tra l’Uomo e Dio è una costante, che pone l’individuo in relazione diretta con il creatore dell’universo.
I tre Atti Unici riguardano questioni complesse e cruciali, ma in una forma quasi straniante, tra la suspense di un’attesa probabilmente senza fine e un incontro in una sauna. Cornice di ammissioni pericolose e un “duello” verbale con l’obiettivo di ammaliare e lusingare una platea. Nel finale una conversazione informale riporta l’attenzione sui temi ma anche sullo stile della rappresentazione. Davide Marranchelli inventa una “cornice” metateatrale, in cui il pubblico è chiamato in causa come testimone e partecipe di un moderno rito laico.
“Quasi Una Serata” diventa anche un’occasione per interrogarsi sul mestiere dell’attore e sul rapporto fra teatro e società.«Abbiamo scelto di mettere al centro del dibattito proprio la teatralità, questo rito collettivo che tanto ci affascina e diverte, e di interrogarci innanzitutto sul nostro modo di fruire del teatro, di stare in scena e di stare in platea, e di porre le stesse domande anche al pubblico.

About Maurizio Calabrese

ciao, sono Maurizio, svolgo la professione di psicologo e gestisco un B&B a Cagliari, amo viaggiare e conoscere nuove culture, sono un appassionato di letteratura classica e musica jazz funky rock etc.

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