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Un kit innovativo per la ricerca astrobiologica e la futura colonizzazione ed esplorazione di Marte, il consorzio ha coinvolto vari enti sardi
Un consorzio composto da molteplici enti tra cui l’Università degli Studi di Sassari, il Distretto AeroSpaziale della Sardegna (DASS), e l’Università degli Studi di Cagliari ha presentato una domanda di brevetto per un kit innovativo basato sull’utilizzo dell’alga spirulina nel campo dell’astrobiologia. Questo kit, sviluppato per simulare le condizioni ambientali di Marte, potrebbe costituire un passo significativo nell’avanzamento delle ricerche spaziali e rappresentare un’importante risorsa per futuri viaggi e missioni sul pianeta rosso.
Il progetto, nato da una collaborazione interdisciplinare tra istituzioni accademiche e aziende, evidenzia il ruolo di primo piano che la Sardegna svolge nel settore dell’esplorazione spaziale. Grazie alla ricerca congiunta condotta presso il laboratorio della professoressa Antonella Pantaleo del dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Sassari, è stato possibile sviluppare un ambiente di coltura ideale per l’alga spirulina, capace di prosperare anche in condizioni di gravità quasi pari a zero, simili a quelle presenti su Marte.
Il kit brevettato comprende un clinostato e una camera atmosferica con CO2, progettati per simulare le condizioni ambientali del pianeta rosso. Questo strumento consente non solo la crescita delle microalghe in assenza di gravità, ma anche lo studio del comportamento di cellule umane, vegetali e animali in condizioni simili a quelle marziane. L’obiettivo principale è quello di ridurre la dipendenza da materiali terrestri durante le missioni spaziali, utilizzando risorse disponibili in loco.
Il potenziale di questo innovativo kit è notevole: potrebbe contribuire alla produzione di ossigeno e alla coltivazione di alimenti direttamente su Marte, aprendo la strada a missioni umane sostenibili e durature sul pianeta rosso. La ricerca e lo sviluppo di questo kit rappresentano un passo avanti significativo nel campo dell’astrobiologia e dell’esplorazione spaziale, e confermano il ruolo cruciale della Sardegna come centro di eccellenza in questo settore.
