Tre giorni di incontri per promuovere rispetto dell’ambiente e nuovi modelli di governance
Cagliari, 06 maggio 2024. Tre giorni di condivisione di risultati di ricerca. Approcci teorici e metodologici. Immersioni nella natura. Il workshop per il progetto Coevolvers è stato finanziato dal Programma Horizon Europe della Commissione Europea. (Call: Horizon-CL6-2022-Communities-01 Project: 101084220, 2022-2026). Ha fatto tappa nei giorni scorsi all’Università degli Studi di Cagliari. Nel polo di Studi umanistici di Sa Duchessa e nella sede del Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline.
Il seminario è stato organizzato da Ferdinando Fornara. Docente di psicologia sociale del dipartimento di Pedagogia, psicologia e filosofia. In collaborazione con l’Ente Parco, il CEAS (Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità) e l’Associazione per il Parco. Ha visto la partecipazione di circa 40 rappresentanti delle undici organizzazioni partner di Coevolvers. Hanno contribuito attivamente all’avanzamento del progetto e alla definizione dei prossimi obiettivi.
Basato sui principi di cooperazione, co-creazione e co-evoluzione, Coevolvers ha una serie di obiettivi. Tra cui l’esplorazione di nuovi tipi di pratiche e modelli di governance. La realizzazione di soluzioni basate sulla natura. L’incremento della consapevolezza sui problemi legati all’uso e alla manutenzione del territorio. La promozione del rispetto dell’ambiente e del senso di appartenenza al luogo-parco. Il progetto vede il coinvolgimento di una unità di ricerca del dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia di UniCa. Della capofila LUKE-National Resources Institute (Finlandia). Delle Università di Erfurt (Germania) e Tartu (Estonia). Dello James Hutton Institute (Scozia, Regno Unito). Dell’IFE SAS – Institute of Forest Ecology della Slovak Academy od Science (Slovacchia). Dell’Ente no-profit ESSRG (Ungheria). Del CTFC – Consorci Centre de Ciencia i Tecnologia Forestal de Catalunya (Spagna). Il network CETIP (Repubblica Ceca). Del Comune di Turku (Finlandia) e dell’Associazione Maghaz (Ungheria).