Il progetto Triple Access Planning for Uncertain Futures (TAP) è un progetto paneuropeo della durata di tre anni, che si è svolto tra maggio 2021 e aprile 2024.
Il progetto esamina criticamente la pianificazione della mobilità urbana esistente e proporrà orientamenti per migliorare la resilienza e l’adattabilità dei piani di mobilità urbana sostenibile (SUMP) di fronte all’incertezza. Al centro del lavoro c’è l’attenzione al contributo tripartito all’accessibilità nelle nostre città: mobilità fisica, prossimità spaziale e connettività digitale.
Eu Factor Next
Eu Factor Next è un progetto Europeo promosso da LegaCoop e realizzato da Raduni, l’
Associazione degli operatori radiofonici universitari italiani per raccontare da vicino come vengono spesi i finanziamenti europei. In ogni puntata vi raccontiamo la storia di un progetto europeo finanziato.
Il progetto TAP
L’Italia ha svolto un ruolo significativo in questo progetto attraverso l’Università di Cagliari, che ha agito come referente scientifico. Inoltre, altre istituzioni accademiche hanno contribuito attivamente. L’Università del West Vierland di Bristol ha rappresentato l’Inghilterra, la Runbound University dei Paesi Bassi, l’Università di IMEGA, e l’Urban Planning Institute della Slovenia.
È interessante notare che oltre alle istituzioni accademiche, diverse città hanno partecipato come partner. Tra queste, la città metropolitana di Cagliari ha giocato un ruolo fondamentale nell’applicazione dei test di progetto.
L’obiettivo principale è stato quello di integrare le attività lavorative in forma digitale, consentendo così di svolgere compiti che in passato richiedevano la presenza fisica, da remoto.
Questo approccio ha portato a una serie di reazioni positive, soprattutto in relazione alle sfide urbane attuali. Ad esempio, nelle città del nord Europa stiamo assistendo a iniziative che mirano a ridurre il traffico e a migliorare l’accessibilità veicolare nei centri storici. Questo non solo per favorire una mobilità più sostenibile, ma anche per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità della vita dei cittadini.
I sistemi di trasporto dipendenti, come le biciclette elettriche, i monopattini o i veicoli a emissioni zero, stanno guadagnando sempre più terreno nelle città di tutto il mondo. Queste soluzioni non solo riducono l’inquinamento, ma offrono anche un modo conveniente ed efficiente per spostarsi nelle aree urbane congestionate.
TAP: la sfida dell’incertezza
Una delle sfide principali del Progetto TAP è l’incertezza. Il valore dell’incertezza è stato posto al centro del processo di pianificazione, poiché i modelli tradizionali di pianificazione sono stati messi alla prova dalla pandemia di Covid. La necessità di adattarsi a scenari in continua evoluzione ha richiesto un nuovo approccio alla pianificazione e alla previsione. Da una semplice modifica al traffico locale alla riforma dell’intera infrastruttura viaria di un’area, ogni scelta richiede una nuova mentalità. E proprio qui il progetto TAP offre una visione innovativa. Non più un sistema rigido, ma un’integrazione dinamica con lo sviluppo territoriale e la digitalizzazione.
Guardiamo oltre l’incertezza e vediamo l’opportunità di creare nuovi assetti urbani definiti. La vera sfida è far diventare il TAP il cuore della pianificazione urbana futura, costruendo città e territori che si adattino alle esigenze in continua evoluzione.
Conclusione
EU FACTOR NEXT è un progetto ideato da Innovacoop e da Legacoop Emilia-Romagna. E’ finanziato dalla DG REGIO, la Commissione responsabile della politica comunitaria in materia di regioni e città. Il suo obiettivo è quello di descrivere al pubblico l’impatto delle Politiche di Coesione nelle diverse nazioni europee. In questo modo si sensibilizzano i cittadini e le nuove generazioni sulle politiche di coesione politica dell’Ue.