A cura di Marco Delogu l’Open Call 2024: The Photo Solstice
Sei un fotografo o una fotografa in cerca di un’opportunità unica? Ecco la tua occasione! La Fondazione di Sardegna, nell’ambito del programma AR/S – Arte Condivisa in Sardegna, ha lanciato una open call per la selezione di 10 fotografe e fotografi per un workshop con Lina Pallotta. Il workshop si svolgerà a Cagliari dal 19 al 23 giugno 2024. Ricorda, la Deadline Candidature è il 31 maggio 2024.
The Photo Solstice
Mostre, lecture, talk, workshop e momenti di dialogo e confronto con alcune delle figure più importanti del panorama della fotografia internazionale. The Photo Solstice offre un fitto calendario di eventi pubblici e gratuiti sarà svelato nel corso delle prossime settimane, e avrà come quartier generale la sede della Fondazione di Sardegna a Cagliari. Un progetto dedicato alla fotografia a cura di Marco Delogu, è tornato. Inaugurato nel 2018 nel Parco Nazionale dell’Asinara, il progetto è ora alla sua VI edizione. Dopo un biennio in Barbagia, sarà nuovamente ospitato a Cagliari nelle giornate del solstizio d’estate.
Il cuore pulsante del progetto sarà il workshop di produzione fotografica rivolto a dieci fotografe e fotografi che, tramite open call internazionale, avranno modo di condividere delle giornate di studio, ricerca, produzione e confronto quest’anno con la partecipazione di Lina Pallotta. Nata nel 1955 a San Salvatore Telesino (BN), Lina Pallotta è una fotografa che vive a Roma. Nel corso della sua esperienza fotografica, il suo sguardo si rivolge a soggetti marginali, quelli irrilevanti e trasparenti per la società e i media. La sua indagine si concentra su esperienze trans, donne lavoratrici, poete e poeti, artiste e artisti underground, persone sfruttate e marginalizzate.
L’open call
Rivolta ad artiste e artisti visivi senza limiti di età ed esperienza, con una consolidata consapevolezza del mezzo fotografico e un linguaggio evoluto al servizio di un proprio percorso di ricerca. La selezione delle candidature avverrà attraverso l’invio entro e non oltre il 31 maggio 2024 di curriculum artistico, lettera motivazionale e portfolio. Le candidature ricevute saranno quindi selezionate per la costituzione di un gruppo di lavoro eterogeneo che saprà mettere le proprie individualità al servizio di un progetto collettivo.
Il workshop con Lina Pallotta
Narrazioni visive personali: il ritmo del territorio, il ritmo del mio battito Il paesaggio visivo. Bulimico e continuamente in flusso. Pone interrogativi multipli a chi cerca una narrativa che affronti i nodi esistenziali, le problematicità odierne e rifletta sulla condizione umana. Conoscere un luogo significa percepirne il respiro e il fluido ritmo variegato che lo anima. E’ possibile infondere le immagini che produciamo sia della nostra partecipazione emotiva che del rispetto ineludibile per le individualità che compongono la nostra storia?
Ci avvicineremo allo spazio catturando lo scorrere della vita attraverso l’incontro con chi lo vive. Il focus del workshop sarà di riconoscere e fotografare le tracce visive della vita umana. Tra presente e passato, produrre ritratti intimi che catturino identità e interiorità. Esplorare gli spazi interni abitati da silenziose presenze, carichi di segni e quindi di storie. È la “danza” un po’ schizofrenica e terrificante tra distanza e complicità, intimità ed estraniamento che occulta la paura di non appartenere, ma che invita comunque a cavalcare l’onda.
Lina Pallotta Fotografa documentaria
nata a San Salvatore Telesino (BN), si trasferisce a New York alla fine degli anni Ottanta, dove si diploma in Fotogiornalismo e Documentazione all’International Center of Photography (ICP). Nel corso della sua esperienza fotografica, il suo sguardo si rivolge a soggetti marginali, quelli irrilevanti e trasparenti per la società e i media. La sua indagine si concentra su esperienze trans, donne lavoratrici, poete e poeti, artiste e artisti underground, persone sfruttate e marginalizzate. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive e pubblicate in riviste nazionali e internazionali.
Dalla metà degli anni Duemila, tiene regolarmente seminari e conferenze. Possiamo citare l’International Center of Photography, l’Empire State College, di NY; Frontline Club, Londra; Spazio Labo’, Bologna; Limes, Cagliari. È stata la direttrice artistica di Gazebook: Sicily Photobook Festival 2017. Ha ricevuto diverse borse di studio e residenze. Tra cui New York Foundation for the Arts Fellowship; L’Atelier de Visu, Marsiglia; CASE media Fellowship, Università del Texas, El Paso; Fondo per Creative Communities, Lower Manhattan Cultural Council. Nel 2023 ha ricevuto il premio Thorel, ha esposto alle Gallerie d’Italia a Napoli con la mostra “Voce e’ Stommache” e ha pubblicato con Nero Editions “Porpora”, una raccolta di fotografie che, a partire dal 1990, ha scattato a Porpora Marcasciano, storica attivista trans italiana.
Info candidature
- La quota di partecipazione sarà interamente sostenuta dalla Fondazione di Sardegna. Include ospitalità e vitto durante il corso della manifestazione e la partecipazione alle attività previste.
- La selezione dei partecipanti avverrà attraverso la valutazione di lettera motivazionale, curriculum artistico e portfolio.
- Il materiale richiesto (in formato PDF e in UNICO FILE, rinominato rispettando la formattazione COGNOME_NOME.pdf e di dimensioni massime di 15 MB) andrà inviato entro e non oltre la mezzanotte di martedì 31 maggio 2024.
- La domanda di partecipazione deve essere composta in un unico file pdf da:
- lettera motivazionale e statement (massimo una pagina);
- curriculum artistico (massimo una pagina);
- portfolio (massimo 15 pagine e una fotografia per pagina).