Il film di Maria Grazia Perria arriva ai 150 anni dalla nascita della scrittrice sarda: Grazia Deledda
Sabato l’anteprima nazionale di: “L’amore e la Gloria – La giovane Deledda” della regista Maria Grazia Perria. La pellicola arriva a 150 anni dalla nascita della scrittrice sarda, partirà dal teatro Eliseo di Nuoro, città natale di Grazia Deledda.
Oltre la data sarda sarà distribuito nelle principali città italiane. Tra queste Torino, Roma, Milano, Firenze, Bologna, Pisa, Palermo e Bari con la Modis-Moderno Distribuzione di Alessandro Murtas, mentre il produttore è Salvatore Cubeddu per Terra de Punt srl.
“Approfondendo il personaggio della Deledda ho trovato materiale molto interessante legato alla sua formazione – commenta la Perria-, in particolare ho voluto capire meglio come fosse avvenuta la trasformazione di una ragazza, che viveva in un contesto piuttosto chiuso, in una scrittrice di spicco, unica italiana a vincere il premio Nobel per la letteratura nel 1926″.
Il ruolo della donna ai tempi di Grazia Deledda e ai giorni nostri
Alle ragazze, in quell’epoca, non era consentito proseguire gli studi dopo le scuole elementari, nonostante ciò la scrittrice sarda coltivò la sua passione per la letteratura attraverso i libri dei fratelli. Il film racconta dodici anni della sua vita che vanno dalla pubblicazione del racconto “Sangue Sardo” nel 1898 all’età di 17 anni fino al suo matrimonio nel 1900 con Palmiro Madesani, un impiegato statale mantovano con cui si è trasferita a Roma.
L’opera di Maria Grazia Perria ha avuto luogo grazie al contributo della Regione, della Fondazione Sardegna Film Commission, della Fondazione di Sardegna, del Ministero della Cultura e con il supporto dell’Istituto Regionale Etnografico (Isre) di Nuoro.
“Secondo me anche le giovani donne del nostro tempo si trovano ad affrontare degli ostacoli -conclude-, benchè abbiamo fatto enormi passi avanti in merito. Per esempio nel mondo del cinema sono poco rappresentate, soprattutto a livello apicale. Ovvero ci sono poche registe, direttrici della fotografia e poche sono quelle che riescono a distribuire i loro lavori infatti gli ultimi dati non si mostrano incoraggianti”.