Il 18 maggio a Is Perdas si terrà il laboratorio archeo sperimentale di fusione dei metalli a cura dell’associazione culturale Perdas Novas
Il 18 maggio a Gergei, Is Perdas, si terrà il laboratorio archeo-sperimentale di fusione dei metalli a cura dell’associazione culturale Perdas Novas. Una nuova tappa del percorso di ricerca di archeologia sperimentale inserita nel contesto del “Progetto Nuraghe”.
Sarà di certo un’occasione per capire come i nostri antenati realizzavano gli utensili per la costruzione dei nuraghi, e soprattutto, quali tecniche utilizzavano. Nel contesto del progetto, l’associazione culturale propone altre due importanti tappe laboratoriali a Gergei. Il 18 maggio, dalle 11.00 alle 19.00, proporrà il laboratorio archeo sperimentale che tratta la forgiatura dei metalli dell’antica civiltà sarda. Con il maestro Carmine Piras, si potrà assistere alle tecniche di fusione utilizzate per la realizzazione degli utensili d’uso nuragici. Tra le diverse tecniche millenarie evidenzierà quella della “fusione a staffa” per la realizzazione di manufatti di bronzo. Manufatti metallici riscontrabili attraverso le testimonianze dei reperti rinvenuti e che oggi rivivono grazie alla conoscenza tecnica e pratica. La partecipazione al laboratorio, aperta al pubblico, è gratuita.
Altre iniziative di stampo nuragico
Il giorno prima, invece, si terrà il laboratorio promosso e organizzato sempre da Perdas Novas “Dalla pianta alla corda”. Un momento importante inerente la realizzazione del processo arcaico dell’intreccio della struttura della corda. Partendo dalle tipologie di erbe e piante, si parlerà dell’intricato processo di realizzazione delle corde, inserito nel contesto del “Progetto Nuraghe”.
Perdas Novas ha proposto il laboratorio sulla realizzazione con metodi arcaici delle corde in occasione della visita dell’Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti in Sardegna. Vedrà altresì la partecipazione nella sede di Is Perdas di cinquanta socie provenienti da diverse parti d’Italia. Inoltre, è da segnalare la presenza della Presidente Onoraria, la Prof. Ing. Amalia Ercoli Finzi. Si tratta, per la precisione, della prima donna laureata in Ingegneria aerospaziale al Politecnico di Milano. Consulente scientifica per le missioni aerospaziali della NASA e dell’ESA, è addirittura nota come “la Signora delle Comete”. Intervengono in aggiunta: il maestro Carmine Piras, a seguire l’ Ing. Amalia Ercoli Finzi, e infine, ma non per importanza, l’ Arch. Beatrice Auguadro, EX Dirigente ONU.