Le sale espositive della Torretta e della Terrazza ospiteranno infatti due nuove mostre curate da Orientare srl, affiancando le invenzioni di Archimede
Doppia apertura al pubblico sabato 18 maggio 2024 all’ExMa. Fino al 5 giugno 2024 la Sala della Torretta ospita In luce, dell’artista Vincenzo Pattusi, fino a settembre.
Biografia di Vincenzo Pattusi
Nato a Nuoro nel 1978, Vincenzo Pattusi comincia a dipingere da autodidatta mentre studia alla facoltà di Storia dell’Arte dell’Università degli Studi di Pisa. In seguito, proseguirà un Master in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali. Dirige la sua ricerca visiva verso un marcato e suggestivo grafismo, firmando i suoi lavori con lo pseudonimo Ludo 1948.
I suoi diversi stili
Vincenzo Pattusi ha spesso alternato numerose opere pubbliche e site-specific, come ad esempio: Faraway so Close per l’aeroporto Olbia-Costa Smeralda (Olbia 2011), e un mosaico realizzato con 30.000 carte di credito usate per la sede del Banco di Sardegna di Sassari (Sassari 2013). I suoi lavori sono stati esposti in numerose mostre in Italia e all’estero: dal Man di Nuoro fino a Parigi e Berlino. Nel 2013 è tra gli artisti sardi chiamati a esporre al Museo Masedu di Sassari nell’ambito della 54esima Biennale di Venezia. Vive e lavora a Siniscola.
Le origini dell’ExMa
Nel 1984 iniziarono i lavori che portarono nel 1993 all’apertura al pubblico dell’ExMa, il primo centro comunale d’arte e cultura. Per ripercorrere la storia di questo importante monumento, la sala della Terrazza ospita fino a fine anno “Immagini nel tempo”, una mostra che espone trentacinque fotografie di grande formato che raccontano le varie fasi del mattatoio, a partire dal progetto di metà ‘800. Il racconto per immagini e testi prende avvio dalla copia del progetto del 1845, le cui tavole originali sono custodite negli archivi comunali, e passa attraverso le immagini più antiche che ritraggono anche il personale al lavoro, fino allo stato di semiabbandono in cui questo monumento versava alla metà degli anni ’80, quando iniziarono i lavori. Il corpo principale di immagini è rappresentato dalle foto scattate dall’impresa Ibba che negli anni ’80 realizzò, su progetto dell’architetto Libero Cecchini, i lavori di restauro, a cui si affiancano prestiti privati e le cronache giornalistiche de L’Unione Sarda e de La Nuova Sardegna che raccontano le giornate inaugurali dell’ottobre del 1993.
Le mostre sono visitabili dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, sabato e domenica orario continuato dalle 10 alle 20.