Abbiamo intervistato Nicola Obino, in arte DERF, che ci ha parlato della sua idea di arte e dei suoi ultimi lavori
Abbiamo avuto il piacere di chiacchierare con Nicola Obino, in arte DERF. L’amore ricambiato per Sant’Antioco, il luogo dove vive e a cui è particolarmente affezionato, lo ha spinto a mostrare il suo talento come artista. L’ultima sua opera è un murale per celebrare Sant’Antioco e in particolare ciò che la caratterizza maggiormente, a prescindere dalle logiche turistiche. Infatti, nel murale compare su ciu, la barca tipica dei pescatori di Sant’Antioco. DERF è molto legato alle tradizioni sarde, per quanto cerchi di rivederle in un’ottica più pop e dal suo personale punto di vista. Infatti, tra i soggetti che ha rivisitato vi è proprio Sant’Antioco, il santo patrono. Ama usare molto i colori che ricordano il suo paese, come il granata e il blu delle imbarcazioni.
Ai nostri microfoni, DERF ci ha raccontato la sua vita professionale e la sua idea di arte, che è passata attraverso diversi periodi espressivi. Infatti, Nicola Obino lascia il suo segno da quando aveva 13 anni, con dei graffiti che già firmava con il suo pseudonimo. Successivamente è passato alla pittura e ad altre forme artistiche. Secondo lui, l’arte deve stimolare la curiosità nei fruitori e nei curiosi e comunicare a tutti loro dei messaggi.
Obino non disdegna neanche di collaborare con le realtà del posto: ne è un esempio la sua realizzazione di un’etichetta di una bottiglia di Carignano del Sulcis per conto di un’azienda vitivinicola locale, che riprende un suo quadro; in questo caso, ha digitalizzato una foto della sua opera. Inoltre, ha creato le magliette che vengono stampate in occasione della festa di Sant’Antioco, per promuovere l’evento a modo suo. In futuro, gli piacerebbe proseguire su questa strada, magari creando delle etichette per delle bottiglie da collezione.