Geppi Cucciari celebra i 100 anni della radio ad UniCa

Geppi Cucciari partecipa all’evento “100 anni e sentirli” celebrando il passato, il presente e il futuro della radio, offrendo una riflessione sulla sua evoluzione e sul suo impatto nella vita quotidiana.

Il mondo della radio ha festeggiato un traguardo straordinario con l’evento “100 anni e sentirli: passato, presente e futuro della radio”. Tra le numerose personalità presenti, spicca Geppi Cucciari, nota artista e conduttrice radiofonica del programma “Un giorno da pecora” su Radio Rai. La sua presenza ha aggiunto un tocco di classe e esperienza all’evento, fornendo una prospettiva unica sull’evoluzione della radio.

Geppi Cucciari, nota al grande pubblico per la sua versatilità e ironia, è stata ospite d’onore dell’evento, dove ha condiviso la sua esperienza e il suo rapporto con la radio. Durante l’intervista, Geppi ha riflettuto sulla sua lunga carriera e su come la radio abbia influenzato la sua vita professionale e personale. Ha raccontato di come, sin da giovane, fosse un’avida ascoltatrice di programmi radiofonici musicali e di parola, e di come questo medium l’abbia accompagnata lungo il suo percorso formativo.

Dal 2014, Geppi è una delle voci principali di “Un giorno da pecora”, programma quotidiano di Radio Rai che, sotto la guida giornalistica di Giorgio Lauro, racconta con ironia e acutezza il panorama politico e sociale italiano. Geppi ha sottolineato come la radio sia diventata una parte integrante della sua quotidianità, permettendole di esplorare tematiche diverse e di entrare in contatto diretto con esponenti di vari livelli del mondo politico.

Il futuro della radio per le giovani generazioni

Riflettendo sul futuro della radio e sul suo potenziale per attrarre le giovani generazioni, Geppi ha osservato come il panorama sia radicalmente cambiato rispetto a quando era giovane. Ha menzionato con nostalgia i tempi in cui si registravano le canzoni dalla radio su cassette, un rituale ormai obsoleto nell’era dello streaming musicale. Nonostante l’avvento di piattaforme come Spotify e Apple Music, Geppi crede che ci siano ancora molte opportunità per la radio di ritagliarsi uno spazio significativo nel quotidiano dei giovani. Ha evidenziato come la radio possa diventare un prezioso strumento di accompagnamento per varie comunità, dalle università alle aziende, e come possa offrire un mezzo per raccontare il mondo in modo autentico e diretto.

L’intervento di Geppi Cucciari ha offerto spunti di riflessione interessanti sull’evoluzione della radio e sul suo ruolo futuro. Ha enfatizzato l’importanza di adattarsi ai cambiamenti tecnologici e culturali, mantenendo però vivo il fascino unico della narrazione radiofonica. La sua esperienza e il suo entusiasmo per il medium radiofonico sono stati una testimonianza del potere duraturo della radio come strumento di informazione, intrattenimento e connessione umana.

L’evento “100 anni e sentirli” ha rappresentato non solo un momento di celebrazione, ma anche un’occasione per guardare avanti, immaginando nuovi modi per far sì che la radio continui a essere una voce rilevante e coinvolgente nel panorama mediatico italiano. Con voci come quella di Geppi Cucciari, il futuro della radio sembra promettente e pieno di possibilità.

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