Abbiamo intervistato Marco Benevole, curatore di “Scatole di luce”, la prima mostra regionale di apparecchi audiovisivi. L’esposizione è visitabile dal 15 aprile fino ad aprile 2025 presso il Centro Intermodale passeggeri in Piazza Due Stazioni a Macomer
Abbiamo avuto il piacere di avere ai nostri microfoni Marco Benevole, il direttore artistico dell’associazione MAART City Heart, nonché il curatore di “Scatole di luce”, la prima mostra regionale sugli apparecchi televisivi, hi-fi e radiofonici. L’esposizione, che conta più di 100 pezzi, è visitabile dal 15 aprile fino ad aprile 2025, dal lunedì al sabato e la domenica su prenotazione presso il Centro Intermodale Passeggeri sito in Piazza Due Stazioni a Macomer.
In questa chiacchierata, Benevole ci ha raccontato come è nata la sua mostra e come la sua associazione promuove la città di Macomer e, più in generale, la regione storica del Marghine. Questo e tanti altri eventi, che si svolgono al Centro Intermodale di Macomer, servono da volano per la valorizzazione della storia, della società e della cultura del territorio.
Non poteva mancare, tra le domande, una riflessione sui mass media e sull’evoluzione tecnologica che l’audiovisivo ha subito nel corso del tempo. Inoltre, Benevole ci ha detto una curiosità imperdibile per invogliarci a visitare la mostra, che di sicuro è molto originale e consta di parecchie donazioni di apparecchi.
“Scatole di luce” è un’ottima occasione per ripercorrere la storia della Sardegna attraverso i mass media, che hanno segnato e segnano tuttora una rivoluzione culturale e sociale. Infatti, i media hanno cambiato il nostro modo di interagire, di pensare e di conoscere la realtà che ci circonda, che, man mano che l’evoluzione tecnologica è andata avanti, è diventata sempre più vasta. Dopo 70 anni di televisione e 100 anni di radio, tutto è cambiato radicalmente e lo si può scoprire a Macomer.