La presentazione del festival “Non è Teatro”, IV edizione
Il festival “Non è Teatro“, curato dal “Teatro dall’Armadio“, celebra la sua IV edizione. Questo format, sotto la direzione artistica di Fabio Marceddu e Antonello Murgia, è nato nel 2021 in piena emergenza Covid per rispondere all’impossibilità di andare in scena in presenza.
La rassegna continua a evolversi su diversi piani, oltre ogni età, in presenza, in assenza e online, come suggerisce il sottotitolo: uno propriamente teatrale, con il pubblico coinvolto live, uno pensato per il web e alcuni momenti in modalità mista, in presenza ma collegati on line.
Il festival ha preso il via con un’anteprima il 5 maggio e ora entra nel vivo, a partire da sabato 25 maggio, per concentrarsi fra il 28 e il 31 (a Casa Saddi a Pirri) e proseguire con altri appuntamenti fino al 4 luglio.
Le arti teatrali (sono tre i debutti in cartellone). Performative e le attività collaterali esploreranno il suo tema centrale: il valore delle differenze, la diversità come valore aggiunto.
“Anche quest’anno il Festival ‘delle differenze’ diventa una opportunità e un terreno di incontro e confronto, un luogo dove è possibile costruire il futuro insieme”, sottolineano Marceddu e Murgia. Il tema centrale della quarta edizione saranno la Terza e Quarta età.
“Non è Teatro – proseguono i direttori artistici – vuole dare voce a tutti quei ‘diversamente giovani’. Ormai silenziati, che vivono in comunità ‘protette’ lontane dalla vita attiva, e che sembra non abbiamo più voce in capitolo. Un festival dove, con attività teatrali, presentazioni di libri, cortometraggi, piccole tavole rotonde, si possa parlare di tutto con tutti senza tabù e recriminazioni”.
Il programma del festival si è aperto con un’anteprima lo scorso 5 maggio, all’Orto Giardino Mariposa de Cardu a Quartucciu, quando Fabio Marceddu e Antonello Murgia hanno portato in scena CANZONI D’ARGENTO. Serenata per vecchi di tutte le età”.
Dopo venti giorni di pausa, domani, sabato 25 maggio, si riparte dall’Ogliastra, a Tortolì, dove nell’Ex Blocchiera la compagnia Rossolevante Teatro mette in scena alle 19 La Barbiera. Talastima!, con Daniela Littarru e la regia di Antonello Murgia.
“La Barbiera” è un atto unico. La rabbia diventa il motivo legato all’azione. La Barbiera è sempre stata l’unica donna in un mondo di uomini. La vendetta, il riscatto, diventa il fuoco che anima questo personaggio. Chi non vorrebbe togliersi la soddisfazione di compiere un’azione che risarcisca tutte le offese e le umiliazioni? Un teatro parossistico, con incursioni di realismo.
Si prosegue lunedì 27 a Cagliari nella Casa di accoglienza per anziani “Vittorio Emanuele” a Terramaini, dove alle 16 Rossella Faa, attrice e cantante, in collaborazione con il Teatro dallarmadio, proporrà il suo Bella bella la beccesa. Strategie contro la paura di invecchiare.
Sul palco una cantastorie, l’autrice riflette, col pubblico, su come vorrebbe vivere la sua vecchiaia. Parla del rapporto con le sue paure, sprezzante dei pericoli. Lo spettacolo è fatto di canzoni e racconti che tratteggiano un’immagine di “Anziano Moderno”. Esso apprezza e gode dei piaceri dell’età, come un buongustaio apprezza una cucina povera, ma ricca di sapori e di sostanza.
Si entra nel vivo di “Non è Teatro” martedì 28 con un tris di appuntamenti a Casa Saddi a Pirri (via E. Fieramosca 17), a partire dalle 20.30.
Si comincia con Lucido sottile ovvero Michela Sale Musio e Tiziana Troja. Con la loro verve irriverente portano sotto i riflettori Dottori Stagionatura Lenta. In scena le “lucide” nei panni delle due irresistibili psicoterapeute in pensione. Nives e Ginger, autrici del pluripremiato “Terapia dualistica: come affermare una cosa e il suo perfetto contrario”. Incontrano il medico specializzato in Geriatria Paolo Putzu. Attraverso gag, divertissement e spassose divagazioni metteranno in graticola il geriatra più conosciuto dell’hinterland, appassionato di musica e con esperienze di scrittore e interprete di monologhi dedicati a famosi musicisti.
A seguire “Versi d’Argento”. Irriducibile, produzione del Crogiuolo, di e con Rita Atzeri. Joyce Salvadori Lussu è stata partigiana, traduttrice, impegnata nella lotta per l’emancipazione della donna e la tutela del pianeta, sempre accanto ai popoli in lotta per la propria autodeterminazione. La sua poesia attraversa il tempo e la storia. Un piccolo grande omaggio a una donna sempre “avanti” con le sue molteplici attività di impegno civile e letterario.
“Trapassata da remoto”. Primo studio Mercatino performativo di vecchi gesti rimasti invenduti è la performance che chiude la serata, prodotta da Movimento poetico, di e con Donatella Martina Cabras.
Il lavoro prende vita da pensieri, letture e riflessioni sul tema della vecchiaia. Futuro e passato dialogano con un Io che lascia loro spazio e presenza. Il passato si allarga, diventa importante, si nutre di domande che definiscono le forme del nostro presente: cosa mi ha attraversato? cosa voglio custodire? Fra sentimento nostalgico e proiezione futura. L’azione scenica rivolge il suo sguardo artistico soprattutto agli anni 80 e 90, all’ultima generazione non digitale, alla gestualità, alla musica, ai corpi che in quel periodo hanno vissuto la corsa verso la trasformazione degli anni 2000.