Pictura Manent: regia di Daniel Dwerryhouse

Pictura Manent con la regia di Daniel Dwerryhouse

Pictura Manentsabato 25 maggio a Orgosolo per un itinerario tra i murales, tra memoria e futuro
Viaggio alla riscoperta dei murales di Orgosolo, con “Pictura Manent”, lo spettacolo itinerante ispirato alla storia e alle storie raffigurate nelle opere di arte urbana, tra impegno politico e civile e denuncia delle ingiustizie, riti e tradizioni e momenti di vita quotidiana, in programma sabato 25 maggio alle 18.30 e alle 19:15 nel paese barbaricino: in scena la memoria collettiva della comunità, rievocata in una performance di grande suggestione.

Pictura Manent” con drammaturgia e regia di Daniel Dwerryhouse, assistente alla regia Francesco Bonomo, coproduzione del Collettivo Amori Difficili e dell’Associazione Cannasas Teatro, racconta miti e leggende, antichi saperi e cronache recenti con una particolare attenzione all’universo femminile. Un’opera corale, che vede protagoniste le attrici Paola Buesca, Tatana Devaddis, Damiana Pinna, Patrizia Satta, Maria Corda, Paola Lai, Simonetta Biscu e Agnese Filindeu, sulla colonna sonora affidata a Antonio Congiu (chitarra) e Giorgia Mura (voce), Antonio Pili (organetto diatonico), Antonio Floris (voce) e Pippinu Piligheddu (voce), in cui si spazia dal ruolo e dalla condizione delle donne nella società agropastorale, all’industrializzazione e alle lotte operaie.

Tra appassionati monologhi e testi poetici, con rimandi ai versi di Peppino Marotto e alle canzoni di Fabrizio De André, “Pictura Manent” traccia un percorso tra i murales, per ripercorrere vicende antiche e recenti, seguendo il filo dei ricordi e delle emozioni: l’evento, un felice esempio di “teatro partecipato”, nasce dalla volontà di far rivivere e mettere in scena le storie dipinte sui muri, e insieme reinterpretarle con sensibilità moderna e con la consapevolezza dell’alto valore civile e politico, oltre che estetico di una mostra permanente en plein air che fa di Orgosolo un paese d’arte.

I Murales di Orgosolo

«Chi non conosce i Murales di Orgosolo? Che rendono questo paese uno dei più visitati della Sardegna. Un paese unico, non tanto per la presenza dei murales, che esistono in tutta l’isola, ma per il loro significato e valore» – sottolinea il regista Daniel Dwerryhouse. «Questo fenomeno nato nel 1975 (anche se il primo murale è del 1968, fatto dal gruppo anarchico Milanese Dioniso) con l’intento di festeggiare i trent’anni della lotta partigiana contro i nazi-fascisti, fra gli insegnanti e gli alunni della scuola media locale, nacque l’idea di celebrare in maniera diversa dal solito questi avvenimenti.

Per cercare di coinvolgere maggiormente la popolazione, destarne l’interesse, e per questo vennero prodotti dei manifestini illustrati dai ragazzi accompagnati da slogan e didascalie, la manifestazione andò molto bene ma la carta si deteriorava e quindi si decise, soprattutto grazie all’insegnante e artista di origine senese Francesco Del Casino di dipingere sui muri. Nacquero così i famosi murales di Orgosolo.
Ecco questo è il centro della mia riflessione e il motivo per cui ritengo che Orgosolo sia la città più brechtiana del mondo: tutte le opere, che la caratterizzano maggiormente sono politiche. Tutto deve essere semplice e comprensibile a tutti.

Il dipinto come scritto che rimane, che incide visivamente la memoria. Attraversare un paese, come se si uscisse da una manifestazione politica perenne. Un paese i cui muri sono pagine di libertà, di vittoria contro il potere». Il progetto “Pictura Manent” è stato realizzato grazie alla preziosa collaborazione dell’Ass. Nostra Sennora de Mesaustu Fedales 1994, dell’Ex. Associazione Viche Viche, dell’Associazione Culturale Murales e Tenore Murales, della Corale Polifonica Orgolese e Prioresse, degli alunni della 2B della Scuola Primaria Deffenu e di Tzia Peppanna, Tzia Zizza Succu e Tziu Nataliu Sanna.

About Emanuele Marrocu

Ciao a tutti, sono Emanuele, sono laureato in Scienze dell'Amministrazione e dell'organizzazione e ho continuato il mio percorso nella magistrale di Innovazione Sociale e Comunicazione con l'obiettivo di diventare un Social Media Manager. Vado pazzo per i video tech, mi piace prendermi cura di me stesso e ascoltare tanta, tantissima musica. Sono ironico, estroverso e alla mano. Mi piace mettermi costantemente in discussione per coronare i miei più inarrivabili obiettivi. Stay tuned!

Controlla anche

“Il libro come arte”

Al Muacc di Cagliari la mostra “Il libro come arte” Il 5 dicembre 2024, il …