Mercoledì 29 maggio, alle ore 18.00, nella Sala Conferenze della Fondazione di Sardegna, in via Salvatore da Horta 2, lo scrittore Valerio Varesi presenta “Estella. La vita straordinaria e dimenticata di Teresa Noce” (Neri Pozza, 2024). A dialogare con l’autore sarà il giornalista Vito Biolchini. L’ingresso è libero e gratuito.
L’iniziativa, inserita tra le Anteprime del X Festival Premio Emilio Lussu, vuole far conoscere attraverso un romanzo la vita di una donna straordinaria, di una femminista ante litteram che ha attraversato controcorrente il Novecento.
Estella: la vita straordinaria e dimenticata di Teresa Noce
Nel 1945, nell’Italia appena liberata, Teresa è una donna che ha già alle spalle molte vite: ha combattuto in Spagna, ha vissuto da clandestina in Francia e ha preso parte alla Resistenza. Poi ha conosciuto l’inferno dei campi di concentramento, il cui spettro l’avrebbe perseguitata anche dopo aver riabbracciato suo marito, compagno anche di fede politica, e i figli.
Adesso che c’è un Paese da ricostruire non può che essere in prima linea, come parlamentare e come sindacalista. Per Estella – questo lo pseudonimo partigiano con cui la chiama Togliatti – la politica è una vocazione, e la sua passione e determinazione la guidano nelle battaglie che intraprende, soprattutto a tutela delle donne: parità salariale, servizi a favore della maternità, riconoscimento della pari dignità nelle carriere.
È lei l’ideatrice dei «Treni della felicità», che a partire dalla fine del 1945 sottrarranno moltissimi bambini alla miseria. Ma è proprio l’essere donna il suo punto debole. L’aver contribuito a scrivere la Costituzione della neonata Repubblica non la salverà dagli attacchi di un mondo ancora inconfutabilmente maschile, che le infliggerà un doppio tradimento, personale e politico, da cui Teresa faticherà a riprendersi. Ma non smetterà mai di lottare.