Appuntamento a Carbonia, alla Fabbrica del Cinema, con il docufilm “Le Cicogne di Chernobyl”
Carbonia si distingue oggi come forse la città sarda con la più forte vocazione cinematografica. Questo merito si deve all’intensa attività di promozione della settima arte in tutte le sue dimensioni, portata avanti dalla Società Umanitaria attraverso il Centro Servizi Culturali e la Fabbrica del Cinema. Dopo aver toccato Napoli, Sorrento e l’anteprima svizzera di Lugano, il docufilm “Le Cicogne di Chernobyl” fa ritorno in Sardegna. Non poteva mancare un appuntamento in una piazza prestigiosa come Carbonia. L’incontro, organizzato dal Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria, è fissato per giovedì 30 maggio alle ore 18:30 presso La Fabbrica del Cinema (Grande Miniera di Serbariu, Piazza Sergio Usai Carbonia).
Saranno presenti il regista Karim Galici, il produttore esecutivo Giuseppe Carboni e una parte del cast (Andrei Pinna, Mimma Perra, Ielena Todde, Cinzia Guaita, Sergio Todde). L’introduzione sarà a cura della Società Umanitaria e sono previsti i saluti dell’Amministrazione Comunale di Carbonia.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito de “Gli incontri del Cinema per il sociale” di Cittadini del Mondo, con il sostegno della Fondazione di Sardegna.
“Le Cicogne di Chernobyl” il primo lungometraggio del regista cagliaritano Karim Galici.
Il film racchiude un insieme di racconti in cui le esperienze vissute dai protagonisti scorrono in un flusso di rimandi e flash back, per ricongiungersi continuamente con il disastro nucleare da cui tutto è partito. L’opera segue poeticamente le tracce dei piccoli protagonisti, a volte reduci da una storia dolorosa riscattata dall’amore, dall’accoglienza e dalla solidarietà di tante famiglie italiane attraverso i cosiddetti “Progetti Chernobyl”. Il film contiene, inoltre, immagini eccezionali della zona di esclusione intorno alla centrale, dove la troupe ha avuto la possibilità di entrare grazie a permessi speciali.
Tra i protagonisti del film figura anche la famiglia del compianto Giampiero Pinna, fondatore del Cammino di Santa Barbara, che ha legato la sua vita a tante battaglie sociali del mondo minerario. Questa è un’occasione per scoprire un lato meno conosciuto di un uomo che ha dato tanto al territorio del Sulcis-Iglesiente.