Unica Radio Raccontiamo la città che cambia
Il team del progetto Sundish ha prodotto due studi complementari condotti dall’astrofisico Marco Marongiu dell’Inaf di Caglairi. Il progetto del team di Sundish parte dall’idea di osservare il sole nelle onde radio usando i radiotelescopi Inaf di Cagliari e Bologna. I radiotelescopi “Gavril Grueff” hanno permesso di osservare meglio il nostro sole, permettendo di studiare la misura del suo raggio. Particolare che non è per niente scontato, dato che non siamo ancora ben certi delle proprietà esatte dell’atmosfera della stella.
La curiosità sulla questione del raggio del sole parte da un collega olandese di Marco Marongiu. Loro osservavano il sole con telescopi a basse frequenze, che lo mostravano come una nebulosa informe o ellittica. Da qui l’idea di osservare la stella con telescopi ad alte frequenze, un campo del tutto inesplorato.
I ricercatori hanno utilizzato tre metodi diversi nel calcolare il raggio del sole, l’uno più complesso e preciso dell’altro. Con questi metodi hanno potuto disegnare una forma al sole che permetta di calcolarne il raggio, ovviando ai problemi che ci sono attorno all’osservazione dell’astro.
Le mappe solari risultanti da questi metodi di osservazione sono incredibilmente precise e hanno margini di errore bassissimi. I ricercatori hanno notato che il sole cambia forma e dimensioni a seconda della sua fase di attività, ma sono cambiamenti minimi che non ostacolano il calcolo del raggio.
Il raggio misurato in questa ricerca è di 710.000 Km, superiore rispetto ai convenzionali 696.000 Km. Ma non è un incongruenza. Sembra che sia una conseguenza dell’utilizzo di frequenze più basse nell’osservazione, utilizzando le onde radio il raggio diventa più grande. Ma il motivo per cui ciò accada non è ben chiaro.
