Il Festival sarà a Cagliari, negli spazi del Ghetto in via Santa Croce, con una riflessione sul “Mediterraneo immaginato”
Il Festival sarà a Cagliari, negli spazi del Ghetto in via Santa Croce, tra sabato 8 e domenica 9 giugno con una riflessione sul “Mediterraneo immaginato”. Da secoli pensatori, filosofi, viaggiatori ed esploratori, poeti, letterati, naviganti e marinai hanno cercato di spiegare cosa sia il Mediterraneo. Mostrando quanto possa essere labile il confine tra ciò che viene immaginato e ciò che è reale. Attraverso i contributi degli ospiti si cercherà di capire quanto di quel Mediterraneo Immaginato corrisponda tuttora alla realtà. Il calendario proseguirà sabato 15 giugno a Stintino, al Museo della Tonnara e si chiuderà il 30 agosto nel Sito nuragico S’Arcu ‘e is Forros a Villagrande Strisaili. Due giorni a Cagliari per il “Sardinia Archeo Festival”. Saranno tredici gli studiosi e studiose di archeologia, storia, filosofia, religione, glottologia provenienti dal mondo dell’università, della ricerca e del giornalismo. Tra riflessioni e notizie attorno al Mediterraneo, le città antiche, i miti, le storie e le narrazioni che hanno segnato il nostro passato.
La prima giornata si aprirà la mattina alle 10 con il laboratorio fotografico a cura di Luisa Siddi, alle 15, nella sala delle Mura del Ghetto. Il Festival entrerà nel vivo con gli interventi di Flavia Frisone, archeologa, Giampaolo Salice, storico e Marco Minoja, archeologo.
Domenica 9 giugno primo appuntamento con la giornalista e archeologa Valentina Porcheddu, seguiranno le relazioni degli archeologi Massimo Cultraro e Valentino Nizzo.
Entrambe le serate si chiuderanno in musica, con “Odissei senza sponde” e “Suoni e canti dal Mediterraneo”. Ninfa Giannuzzi, Sandro Fresi, Luca Schiavo e Massimo Cerra accompagneranno il pubblico in un viaggio sonoro da una sponda all’altra del Mare Nostrum.
La settimana successiva il programma si sposterà al Museo della Tonnara di Stintino.
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