Ivana Salis ha curato la mostra I Superstiti con opere di Marilena Pitturru e Beppe Vargiu
I Superstiti è il titolo di una particolare mostra a cura di Ivana Salis che si svolgerà in via Napoli 80, a Cagliari, allo “Spazio e Movimento” di Marilena Pitturru l’ultimo fine settimana di giugno in occasione degli Open studios. Si tratta di una bipersonale, che include le opere di due artisti contemporanei: Marilena Pitturru e Beppe Vargiu.
Si tratta di una mostra con particolari installazioni, decisamente peculiare. A partire dalle forme e dai materiali utilizzati, che includono rame, pezzi di scarto, tessuti. Questi vengono poi riassemblati in forme plastiche, in cui è ricorrente la forma circolare. Ciò allude alla mutevolezza dello spazio in un tempo che tuttavia rimane ciclico. Il deperimento è proprio della materia, mentre ciò che rimane è la dimensione temporale, ciclica, ma inesorabile. Parliamo dell’emblema del consumismo, l’illusione del benessere, destinato prima o poi a crollare. La contemporaneità rimane effimera e frammentaria.
Un ritratto degli artisti
Marilena Pitturru abita e opera all’interno dell’isola. Ha conseguito, al tempo, il diploma di liceo artistico, e dopo aver frequentato l’università, ha proseguito gli studi autonomamente. La sua formazione include teatro, in particolare Espressività Teatrale, e una collaborazione con Grecam, sul movimento e la creatività. Il suo campo di ricerca ed espressione artistica si connota fortemente di ambiente e dinamiche umane. Un suo tema ricorrente è la condizione femminile, oggetto questo di un’altra mostra a cura di Ivana Salis, “Di Cielo in Terra“.
Beppe Vargiu ha iniziato giovanissimo a fare l’artista, ben prima del conseguimento del diploma di liceo artistico. Ha fondato, insieme ad altri quattro artisti sardi, il “Gruppo 91”. Docente di arte e immagine, partito inizialmente a livello artistico dall’Astrattismo Lirico, si è poi spostato al dialogo fra astrazione e figura. Il problema del sacro è al centro della sua ricerca fra segno, materia e simbolo.