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Sabato 15 giugno allo Spazio Nexus di via San Pietro verrà presentato il catalogo della mostra “Il tempo ritrovato, Patrimonio archeologico di Arzachena dal Neolitico a Roma”. L’esposizione ha guadagnato due nuovi reperti. Il bracciale decorato e l’anfora saranno esposti per la prima volta per la suddetta presentazione del catalogo. L’appuntamento è per le 17.30.
Con questo catalogo si esplora la lunga storia di Arzachena passando per più di 200 reperti. Così facendo si esplorano innumerevoli contesti culturali, abitativi e funerari appartenenti a tempi lontani. A questo si aggiungono i testi introduttivi curati da Gabriella Gasperetti e Alessandra Carrieri.
La prefazione è di Bruno Billeci mentre testi e schede dei reperti sono stati scritti da Silvia Ricci. Ricci è una consulente per la Gesco che, insieme al Comune, ha finanziato questo evento.
All’interno di “Il tempo ritrovato, Patrimonio archeologico di Arzachena dal Neolitico a Roma”, sono i manufatti a raccontare del passato. Ci dicono delle pratiche rituali delle comunità del tempo, della loro società ed economia. Ci mostrano un mondo lontano 6000 anni da noi, che fioriva nelle terre di Arzachena.
Grazie ai ritrovamenti del complesso La Prisgiona, viene data particolare attenzione all’epoca nuragica. Viene dedicata un intera sala a questa caratteristica epoca della storia dell’isola. L’allestimento è il risultato della collaborazione tra Alba Canu, Rubens D’Oriano, Silvia Ricci e Gabriella Gasperetti.
Da sabato si potranno vedere anche i due nuovi reperti. Il primo, ritrovato presso Funtana di la Idda è un bracciale di epoca nuragica. Mentre il secondo è stato rinvenuto sulla spiaggia di Porto Paglia, un anfora di età romana.
