Salicoltura: la presentazione ufficiale ad Assemini
Ad Assemini si terrà la presentazione ufficiale del progetto salicoltura “L’agricoltura coltiva il sale“, sviluppato da Confagricoltura e Saline Marine Italiane. L’obiettivo del progetto è dimostrare che la coltivazione del sale marino può essere equiparata all’attività agricola. Si riconosce così un settore che contribuisce alla tutela del territorio e dell’ambiente, producendo un elemento naturale dal grande valore nutrizionale.
Il progetto è stato presentato presso le Antiche Officine della Salina Conti Vecchi di Macchiareddu ad Assemini. Paolo Mele, presidente di Confagricoltura Sardegna e neoeletto nella Giunta nazionale, ha accolto il direttore generale dell’organizzazione di categoria, Annamaria Barrile, e la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, che hanno aperto i lavori.
La relazione introduttiva è stata esposta dal capo del progetto, Ciro Zeno, seguita dagli interventi di Enrico Morgante, amministratore delegato di Conti Vecchi Spa, e Bruno Franceschini, presidente di Atisale Spa – Salina Sant’Antioco. Mele ha concluso l’incontro, moderato dal giornalista Lello Caravano. La presentazione del progetto in Sardegna fa seguito ad altri due appuntamenti tenuti in Sicilia e Puglia. Queste regioni sono storicamente rilevanti per la salicoltura nazionale, insieme a Sardegna ed Emilia-Romagna.
All’incontro hanno partecipato anche Gianfranco Satta, assessore regionale dell’Agricoltura, i vertici locali di Confagricoltura, numerosi stakeholder e il deputato Salvatore Deidda. Quest’ultimo ha trasmesso i saluti del ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida. La presentazione ad Assemini segue eventi simili che solitamente si tengono in Sicilia e Puglia. Queste regioni sono infatti da tempo rilevanti per la salicoltura, evidenziando come questo progetto miri ad avere un riconoscimento nazionale dell’importanza della coltivazione del sale marino, favorendo una maggiore integrazione tra agricoltura e sostenibilità ambientale.