Un’occasione unica per scoprire i tesori della Valle dei Nuraghi
Venerdì 14 giugno il Nuraghe Oes di Giave sarà il protagonista di una speciale giornata di cantiere aperto, promossa dalla Soprintendenza per le province di Sassari e Nuoro. L’iniziativa, che si svolgerà dalle 15:00 alle 17:00, offre un’opportunità unica per il pubblico di esplorare uno dei monumenti più emblematici della Valle dei Nuraghi.
Situato a circa 800 metri in linea d’aria dal famoso Santu Antine, il Nuraghe Oes costituisce uno dei capisaldi archeologici della zona. Nonostante fosse conosciuto da tempo, questo monumento non è stato oggetto di indagine stratigrafica fino al 2012. I primi scavi hanno riguardato il cortile e la torre laterale sud, conosciuta come Torre B.
L’attuale cantiere fa parte di un ambizioso progetto finanziato dal Ministero della Cultura con un investimento di 2 milioni di euro. Questo progetto mira a scavare, consolidare, restaurare e migliorare la fruizione di tre principali siti archeologici della Valle dei Nuraghi. I lavori già effettuati al Nuraghe Oes includono il rilievo dell’area circostante e interventi nella Torre B, attualmente in corso di scavo. Sono stati inoltre avviati i lavori all’interno della torre principale del nuraghe, che ha rivelato una serie di peculiarità costruttive.
La giornata di cantiere aperto prevede un percorso guidato intorno al monumento, durante il quale verranno illustrate le attività in corso. I visitatori avranno anche la possibilità di visitare lo scavo di una delle strutture megalitiche recentemente indagate. Questa struttura, situata in un’area privata, sarà accessibile al pubblico solo in via eccezionale.
“L’obiettivo di questa iniziativa è avvicinare il pubblico alla storia e all’importanza del patrimonio archeologico locale,” ha dichiarato il soprintendente. “Siamo entusiasti di condividere i progressi e le scoperte fatte finora al Nuraghe Oes e speriamo che questa giornata di cantiere aperto possa accrescere l’interesse e la consapevolezza della comunità riguardo ai tesori storici della nostra terra.”