Tre lungometraggi firmati da Giovanni Coda in occasione del Mese del Pride
La videoarte e l’impegno del regista e fotografo cagliaritano nella rassegna “Il Cinema di Giovanni Coda“. La nota piattaforma internazionale del cinema indipendente e d’autore, dedica una sezione speciale al Mese del Pride che si celebra in tutto il mondo: decine di titoli, fra finzione, documentari e corti, per celebrare, indagare e comprendere le lotte di ieri e di oggi della comunità LGBTQ+. Una parte importante della programmazione è stata dedicata al cinema di Giovanni Coda, fra i più premiati della sua generazione, con i tre lungometraggi “Mark’s Diary”, “Bullied To Death” e “Il Rosa Nudo”, disponibili per una visione in tutto il mondo per tutto il mese di giugno 2024.
Attraverso un’estetica ricercata Coda indaga nelle sue opere temi come bullismo, disabilità, omocausto. Le sue opere cinematografiche sono accomunate da una volontà di fare del cinema uno strumento di difesa-denuncia dei diritti violati, delle ingiustizie sociali, soprattutto quelle legate all’universo LGBTQ+ e da un successo di critica e pubblico a livello internazionale. La personale di Coda che Streeen propone per il Pride Month oltre a Mark’s Diary, Bullied To Death e Il Rosa Nudo, include anche i cortometraggi Xavier (in visione gratuita) e Behind the scenes – Mark’s Diary (bonus track per tutti gli abbonati), e un estratto dal film Histoire d’une larme.
I lungometraggi
Il Rosa Nudo: ispirato alla Vita di Pierre Seel e alla autobiografia scritta in collaborazione con Jean Le Bitoux, che a sua volta è stato uno dei più importanti attivisti per i diritti LGBT in Francia e in Europa. Parlare della vicenda traumatica di Seel, significa rimarcare gli orrori compiuti dai nazisti anche nei confronti di chi era schedato come omosessuale. Il film di Giovanni Coda si concentra soprattutto su un episodio doloroso e terribile che segnerà per tutta la vita l’emotività di Seel che, all’epoca dell’internamento, aveva solo 17 anni. Deportato nel campo di Schimerck, assisterà all’atroce morte del suo compagno.
Bullied to Death: il film si ispira ad una storia vera, quella del giovane Jamey Rodemeyer, quattordicenne americano, suicidatosi nel settembre del 2011 in seguito ad una drammatica sequenza di gravi atti legati al bullismo scolastico e al cyberbullismo.
Mark’s Diary: Mark e Andrew sono due ragazzi colpiti da una grave disabilità che ne limita i movimenti in modo quasi totale. Quando si incontrano nasce un’attrazione reciproca, tanto profonda quanto irrealizzabile per l’impossibilità di una qualsiasi forma di intimità. Affideranno così le proprie emozioni e i propri sentimenti a due personaggi di fantasia.
Nella programmazione un altro spazio di grande rilievo è dedicato al progetto “Il Cinema di Ottavio Mai”, una rassegna dedicata al pioniere assoluto della rappresentazione delle persone omosessuali, militante del FUORi! e fondatore col compagno Giovanni Minerba, di Da Sodoma a Hollywood, oggi Lovers Film Festival, il primo festival cinematografico a tematica LGBTQ+ in Europa.