Cinema delle terre del mare: anteprima sabato 6 luglio nella splendida Baia di Porto Ferro
Si alza il vento sulla nuova edizione di Cinema delle terre del mare, il festival della Società Umanitaria di Alghero che porta il meglio del grande schermo sulle spiagge più belle.
In programma dall’11 al 25 luglio, la rassegna si apre con un’anteprima sabato 6 luglio a Porto Ferro, l’incantevole e profonda baia al limite nord della Riviera del Corallo.
Nell’area piscina del Baretto, a partire dalle 21, in programma una serata dal titolo “A cena con Mi fanno male i capelli“.
Una cena a bordo piscina accompagnata dalla proiezione del film di Roberta Torre “Mi fanno male i capelli“, presentato all’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma, con Alice Rohrwacher premiata come miglior attrice.
«Cinema delle terre del mare è soprattutto un rito collettivo», spiega Alessandra Sento, «e la nostra è una community che volentieri si abbandona al cinema controcorrente».
Da alcune edizioni, infatti, il festival ha scelto un approccio più lieve, informale, per la sua anteprima.
«Una cena cinematografica unisce il piacere di guardare al piacere di farlo insieme. D’altra parte, quanti di noi ormai vedono film o serie mangiando sul bracciolo del divano di casa, con un’americana volante e un bicchiere perennemente sul punto di cadere? Per questo, sfidando l’ortodossia dei cinefili benpensanti, portiamo a tavola il cinema d’essai»
Il film
Monica sta perdendo la memoria, Edoardo, il marito, la accompagna con tenerezza nelle vite che lei si ricostruisce attraverso i film di Monica Vitti, La notte, L’eclisse, Il deserto rosso, Teresa la ladra, Amore mio aiutami, Polvere di stelle…
Un omaggio a Monica Vitti e alla forza del sogno.
Alba Rohrwacher volteggia tra ricordi e illusioni, mentre un Filippo Timi dolente cerca di trattenerla nel nostro mondo.
«Prendere a prestito una memoria è possibile per ritrovare sé stessi? Questa domanda mi ha guidato nel racconto del film.
E ancora: dimenticare è necessario? Svuotare la cache, fare spazio, ripulire.
Del resto, se come diceva Totò intervistando Oriana Fallaci “la felicità signorina mia è fatta di attimi di dimenticanza”, ben venga l’oblio quando non ci piace quello che dovremmo ricordare!»