“È fondamentale fare rete e comunicare l’esistenza della “sclerosi multipla”, afferma Alessia Usai, rappresentante istituzionale Aism, Associazione Italiana Sclerosi Multipla“
Nel 1968 nasce Aism, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, in principio era una piccola associazione creata da persone che presentavano questa patologia e dai loro familiari. Da allora sono trascorsi 56 anni di informazione e sensibilizzazione, tanti i volontari che hanno dato il loro contributo, in particolare conosciamo Alessia Usai.
Alessia, vista la sua passione e propensione per il mondo associativo e del volontariato, è entrata come volontaria nell’associazione, percorso che l’ha fatta crescere personalmente e le ha permesso di aiutare gli altri. Attualmente si occupa della raccolta fondi e ha un ruolo di rappresentante istituzionale. Inoltre fa parte di Red, ovvero una rete a supporto delle donne con disabilità e oggetto di discriminazione e violenza.
“Sono entrata in Aism come socia-volontaria circa 7 anni fa- così Alessia si racconta-, ho iniziato come contabile per poi dedicarmi alla raccolta fondi del mio comune, Assemini, successivamente per tutta la provincia di Cagliari e alla selezione del Servizio Civile Universale. Ogni anno facciamo tre raccolte: le mele, la gardensia che sarebbe l’unione della gardenia e le ortensie, per concludere con le erbe aromatiche. Il ricavato va alla ricerca scientifica e alle attività che l’associazione svolge attraverso le “sedi” provinciali su tutto il territorio nazionale”.
“È fondamentale fare rete e comunicare l’esistenza della “sclerosi multipla”- conclude-, per questa ragione è necessario riuscire a coinvolgere un maggior numero di persone che scelgano di diventare soci-volontari, questo affinchè possano dare il loro contributo. Lo si può fare online oppure reccandosi direttamente in sede. I nostri servizi sono a titolo gratuito sia per i “pazienti” che per i loro familiari, ad esempio il supporto psicologico e il trasporto in quanto abbiamo l’opportunità di avere un mezzo attrezzato che ci consente di accompagnarli a fare le visite e negli impegni settimanali che li vedono coinvolti”.