Dal 12 al 14 luglio 2024, il sito archeologico di Tharros si trasformerà in un palcoscenico vivente per il festival Dancing Histor(y)ies. Questo evento unico, cofinanziato dall’Unione Europea, utilizza le arti performative per promuovere i siti storici, coinvolgendo le comunità locali in un dialogo culturale e creativo. Sei compagnie di danza internazionali, provenienti da Svezia, Polonia, Bulgaria, Italia e una co-produzione che coinvolge artisti italiani e sardi, daranno vita a un’esperienza che unisce passato e presente attraverso la danza.
Il Dancing Histor(y)ies Festival rappresenta un ambizioso progetto che mette in luce la ricchezza culturale e storica del Mediterraneo. Da venerdì 12 a domenica 14 luglio 2024, l’antica città di Tharros ospiterà spettacoli di danza che intrecciano storie antiche e contemporanee, creando un ponte tra il passato e il presente. Questo evento, frutto della collaborazione tra cinque istituzioni culturali di Grecia, Italia, Serbia e Spagna, coinvolge tredici partner di undici nazioni, con l’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo in Sardegna come capofila.
Dopo una prima rappresentazione a maggio e una tappa a luglio a Ostia Antica, il festival giunge a Tharros con l’obiettivo di trasformare il sito archeologico in un vivace centro di attività culturali. Sei gruppi internazionali, tra cui la compagnia svedese IlDance e la polacca Polish Dance Theatre, danzeranno sulla storia, reinterpretando le narrazioni del passato attraverso coreografie innovative e coinvolgenti. Il festival è stato accuratamente preparato con mesi di lavoro e collaborazione con le comunità locali, che hanno partecipato attivamente alla creazione degli spettacoli, rendendo il Sinis un vero e proprio laboratorio internazionale di produzione artistica.
Un Calendario Ricco di Eventi e Attività Collaterali
Il programma del festival è ricco e variegato, offrendo una serie di spettacoli e attività collaterali che coinvolgono artisti e pubblico in un dialogo continuo con la storia e la cultura del luogo. Venerdì 12 luglio, alle 18:00 e alle 19:00, si terrà la prima rappresentazione di “BT’LNM (battê ‘allōnīm) – Le case degli dei”, un’opera realizzata dal Gruppo E-Motion, ASMED Balletto di Sardegna e la Compagnia Danza Estemporada, con concept e coreografia di Mario Coccetti, Francesca La Cava e Livia Lepri, accompagnata dalla musica elettroacustica dal vivo di Marco Ariano.
Sempre venerdì, alle 18:30 e alle 19:30, la compagnia svedese IlDance presenterà “Living in Tophet”, un’opera con concept e coreografia di Israel Aloni, interpretata dai danzatori Arunas Mozuraitis, Victor Persson, Elias Kraft ed Elias Khanamidi. Sabato 13 luglio, la Polish Dance Theatre proporrà “Echoes of Dust – Echi della polvere” sotto la direzione artistica di Aleksandra Brzezowska. La serata si concluderà con “La Danza dell’Acqua” della compagnia Mvula Sungani Physical Dance, interpretata da Emanuela Bianchini e Damiano Grifoni.
Off Festival: Un Programma di Incontri e Workshop
Oltre agli spettacoli principali, il festival offre un programma di attività collaterali pensate per coinvolgere attivamente il pubblico e promuovere il patrimonio storico in modo creativo e partecipativo. Giovedì 11 luglio, la scuola di vela Eolo a Torre Grande ospiterà il laboratorio “Danza sulla tua onda”, un grande gioco scenico ispirato alla danza delle onde, rivolto principalmente a bambini e ragazzi. Questo evento vedrà la partecipazione dei danzatori delle compagnie ospiti, che improvviseranno su racconti e temi che saranno poi rappresentati nelle loro performance serali.
Sabato 13 luglio, alle 17:00, l’area archeologica di Tharros ospiterà il workshop “Il racconto al contrario”, in cui danzatori, coreografi e musicisti incontreranno le comunità locali per discutere come suggestioni e racconti hanno preso vita nelle loro opere artistiche. Domenica 14 luglio, la scuola di vela Eolo a Torre Grande sarà il luogo del talk “Sguardi su Tharros”, dove gli artisti condivideranno le loro esperienze e riflessioni sull’incontro con il sito archeologico di Tharros, in un dialogo aperto con le comunità locali.