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“Kusidura”: il primo vino rosso a base vernaccia di Silvio Carta

Nuove prospettive per il vitigno che ha fatto la storia del comparto nell’Oristanese, con il suo nuovo blend “Kusidura”

Il progettoKusidura” nasce per volontà dell’azienda di Baratili in collaborazione con l’Ateneo cagliaritano, l’impresa agricola Mario Perra e la LM Consulting di Sassari.

CAGLIARI – 09.08-2024. La vernaccia vince ma non vende. Senza un’azione mirata questo vitigno autoctono che ha fatto la storia del comparto vinicolo oristanese rischia di scomparire. Nel 2021 ha preso il via Prinveor, un progetto di ricerca che ha permesso di creare il blendKusidura”. Il primo capace di “cucire” i più importanti rossi dell’isola assieme alla vernaccia, che è un bianco ossidativo.
L’iniziativa nasce per volontà dell’azienda Silvio Carta di Baratili San Pietro in collaborazione con l’Università degli studi di Cagliari. L’impresa agricola Mario Perra e la LM Consulting di Sassari in conferenza stampa alla Cittadella universitaria di Monserrato.

Il prodotto

Kusidura” è un blend a base di una vernaccia invecchiata vent’anni in botti di castagno, tagliate con rossi sardi altrettanto importanti, cannonau, carignano e cagnulari.
Un ruolo fondamentale nello sviluppo del prodotto lo ha avuto il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’ambiente l’Università di Cagliari. Come ha spiegato Alberto Angioni, docente di Chimica degli alimenti e responsabile del progetto di ricerca, «sono state investigate le caratteristiche chimiche, microbiologiche e organolettiche delle uve e dei vini vernaccia per ottenere il miglior blend con i rossi che portassero a un prodotto unico di elevata qualità. Gli studi hanno permesso di evidenziare le caratteristiche di salubrità e le aromaticità peculiari e uniche del vino “Kusidura».

La vernaccia

Gran medaglia d’oro in Canada, Medaglia d’oro in Germania, Inghilterra e Giappone, e primo vino della Sardegna a fregiarsi della Denominazione di Origine Controllata nel 1971. Quest’anno la Vernaccia di Oristano Doc Riserva 2004 Silvio Carta ha vinto il premio come miglior bianco @5starwines con il punteggio di 96/100 al Vinitaly.

Ma sono lontani i tempi in cui i bar in Sardegna richiedevano dai trecento ai cinquecento litri in media a settimana.

«I nuovi mercati prediligono vini freschi e leggeri – ha precisato il docente di Microbiologia Agraria, Severino Zara –. L’invecchiamento in un legno neutro come il castagno provoca un’importante evaporazione, aumentandone la gradazione fino a 19° e mezzo e a questa si aggiunge l’ossidazione biologica. Ciò che in altri tempi sarebbe stato un pregio ulteriore, oggi ai fini del consumo può essere un ulteriore ostacolo. Oltretutto la vernaccia è tanto resistente come prodotto finito quanto delicato come vitigno».

Tutto questo spinge i produttori a optare per la coltivazione di varietà più resistenti e remunerative. Dagli anni ‘60 agli ‘80 del Novecento, si coltivavano 1500 ettari, che sono diminuiti a 435 nel 2002. Nel 2021, gli ettari per le produzioni DOC e IGT sono scesi a 67, secondo Laore, la coltivazione della vernaccia potrebbe ridursi ulteriormente in pochi anni.

Nuova collocazione

«Il nostro tentativo è quello di offrirle una nuova collocazione, proponendo il nostro blend come vino da tavola per il segmento Premium», ha affermato Elio Carta, CEO dell’azienda di Baratili e figlio del fondatore. La ditta non vuole rinunciare a tutelare il prodotto che l’ha vista decollare nel 1951 e che nell’Oristanese ha fatto la storia dell’intero comparto. «Non possiamo abbandonare la nostra storia – ha proseguito Elio Cartadobbiamo salvare questo vitigno che potrebbe tornare a vendere in modo sorprendente».

Test di mercato

Kusidura” è stato sottoposto a un’indagine di mercato a cura della LM Consulting che ha coinvolto esperti e consumatori attraverso focus group per degustazione e confronto con prestigiosi vini internazionali, nazionali e regionali di fascia super premium. Nonostante l’ardua comparazione, il riscontro è stato decisamente positivo. Anche l’indagine svolta al Vinitaly ha mostrato ottimi risultati di gradimento sensoriale. «Kusidura” ha le carte in regola per trovare una giusta collocazione nel segmento di mercato Premium Price – ha evidenziato Lorenzoni –. La cosa ci fa ben sperare perché, nonostante la crisi dei vini rossi tradizionali, i prodotti premium e luxury continuano a crescere, ma occorre investire in comunicazione e in storytelling, perché raccontare il territorio, la sua storia, la sua cultura attraverso il vino è un modo potente per creare valore e differenziarsi».
Nella relazione illustrata dagli export manager della Silvio Carta, Alberto Mason e Nino Mason, la Germania è stato il primo paese estero sottoposto a indagine di mercato su un pubblico internazionale, con esiti che fanno ben sperare. Nelle prossime settimane si farà un piccolo tour europeo che interesserà diverse nazioni, e sarà fondamentale per sondare i mercati ricevendo feedback da operatori del settore e consumatori di cultura, gusti e abitudini differenti. «Internazionalizzare i vini sardi vuol dire non solo divulgare i prodotti, le vicende e la filosofia di un’azienda – ha concluso Elio Carta – ma anche tutto ciò che è Sardegna con la sua cultura e la sua storia millenaria».

About Marco Lecca

Ex-studente del Liceo Artistico Brotzu; Esperto nel campo dell'audiovisivo e del multimediale; Speaker radiofonico di UniCa Radio

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