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Il Cinema di Giovanni Coda: la sua nuova rassegna

Oggi si è svolta a Unica Radio l’intervista a Giovanni Coda, autore della rassegna “Il cinema di Giovanni Coda“. Tutto è partito dalla sua passione per il cinema, nata con se stesso, scoprendo e apprezzando l’immagine fotografica e l’immagine in generale. A metà degli anni ’80 ha fatto i primi esperimenti perfezionandosi pian piano attraverso un percorso di studi. Si discute poi della scelta “online” di pubblicare i suoi tre lungometraggi disponibili nella piattaforma online streeen.org, sia in abbonamento che on demand. Questa scelta è legata all’area cinema indipendente che Giovanni predilige, ma anche come spunto dal periodo pandemico. Qui lo streaming è stato usato ampiamente, proponendolo per passare tantissimi eventi teatrali e musicali.

Quindi Coda ha ben pensato di portare questo streaming anche nel mondo del cinema attraverso questa piattaforma. In questo caso è stato fatto un esperimento in streaming che ha avuto ottimi risultati e che sta replicando ora per il Pride Month. Nelle opere di Giovanni vengono affrontati temi come il bullismo, la disabilità e l’omocausto. A tal proposito Coda ha commentato dicendo che secondo lui queste tematiche nel cinema odierno non siano sufficientemente trattate se non in maniera comica e leggera. In tutto il mondo sono tre i film che hanno trattato il tema dell’omocausto, occorrerebbe sicuramente quindi porre maggiore serietà e attenzione.

Quando le opere diventano uno strumento di difesa-denuncia

Tratta questi temi perché vengono sentiti da Giovanni come formazione, come sentito di cronaca, sviluppando la curiosità di vedere cosa succede oltre la tematica. Questo traspare nelle sue opere, divenute uno strumento di difesa-denuncia di diritti e ingiustizie sociali, che hanno riscosso un grande successo. Tra queste, Giovanni ci dice che è affezionato a tutte ma quella a cui tiene un di più attualmente è proprio “Rosa Nudo” che ha avuto un impatto notevole nella sua vita artistica.

Per quanto riguarda i progetti futuri Giovanni ci dice che sono tanti, dalla sua galleria di Social Gallery aperta a Quartu Sant’Elena, in arrivo anche eventi espositivi che dirigerà come quello con Roberto Meloni nel progetto “Velvet Two“. Lavorerà un progetto cinematografico che verrà realizzato nelle prossime settimane, un documentario sui flussi migratori dalla Sardegna all’Australia della popolazione sarda dagli anni ’20 agli anni ’70/’80 che si intitola “La distanza di un sogno“.

About Emanuele Marrocu

Ciao a tutti, sono Emanuele, sono laureato in Scienze dell'Amministrazione e dell'organizzazione e ho continuato il mio percorso nella magistrale di Innovazione Sociale e Comunicazione con l'obiettivo di diventare un Social Media Manager. Vado pazzo per i video tech, mi piace prendermi cura di me stesso e ascoltare tanta, tantissima musica. Sono ironico, estroverso e alla mano. Mi piace mettermi costantemente in discussione per coronare i miei più inarrivabili obiettivi. Stay tuned!

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