Un’opera per riflettere sull’impatto ambientale nell’Isola
Il rinomato artista sardo Nicola Mette, con una carriera di 25 anni, presenterà la sua ultima performance intitolata “Deturpata” lunedì 29 luglio alle ore 8 presso la Fonte Nuragica Gutturu de Ganna a Sindia, suo paese natale. Questa esibizione si propone come un potente strumento di sensibilizzazione sull’impatto ambientale che le tecnologie energetiche come le pale eoliche e i pannelli fotovoltaici hanno sulla splendida natura della Sardegna. Mette ha scelto questo sito storico, che lui stesso descrive come “una pala eolica in stato di decomposizione, una struttura abbandonata, ha visto la lana di vetro che la componeva sfaldarsi e contaminare il terreno circostante,” per evidenziare come le innovazioni tecnologiche possano trasformarsi in minacce ecologiche se non gestite correttamente.
L’azione artistica di Mette sarà caratterizzata da una particolare attenzione all’ambiente naturale in cui si svolgerà. Egli ha infatti avvisato i partecipanti di indossare pantaloni lunghi, data la presenza di vegetazione alta. Nella performance, l’artista si dipingerà il corpo di bianco con strisce rosse, richiamando i colori della bandiera sarda e delle pale eoliche, creando così un collegamento simbolico tra la tradizione culturale e le moderne tecnologie energetiche. Mette, noto per la sua arte performativa che spesso utilizza il corpo come mezzo espressivo, si ispira a maestri come Marina Abramović e Joseph Beuys.
Un Messaggio per un Futuro Energetico Sostenibile
La performance “Deturpata” non si limita a denunciare, ma si propone come un invito alla riflessione e all’azione. Nicola Mette utilizza il proprio corpo per incarnare la terra sarda, che secondo lui necessita di protezione e rispetto. “Non sono contrario all’energia eolica o solare,” spiega Mette, “ma è fondamentale gestire questi strumenti in modo appropriato e consapevole.” Egli suggerisce che i pannelli solari, ad esempio, potrebbero essere installati in luoghi meno invasivi come lungo le strade o sui tetti delle case, riducendo così il loro impatto ambientale.
Mette propone anche l’energia idroelettrica come una valida alternativa per la Sardegna, una regione che ha già sofferto per l’uso intensivo dei combustibili fossili. La sua performance vuole stimolare un dibattito pubblico sulla necessità di adottare soluzioni energetiche che non deturpino il paesaggio naturale, invitando a un cambiamento di rotta che favorisca un equilibrio tra innovazione tecnologica e conservazione ambientale.
L’Evoluzione dell’Arte di Mette: da “Wind Foreign” a “Deturpata”
Il percorso artistico di Nicola Mette, con il suo forte impegno per l’ambiente, ha radici profonde. Già nel 2015, con la performance “Wind Foreign”, Mette affrontava il tema dell’impatto delle pale eoliche sulla natura, utilizzando il proprio corpo nudo per mettere in evidenza l’invasività di queste strutture rispetto al paesaggio sardo. Con “Deturpata”, Mette evolve il suo discorso artistico, focalizzandosi non solo sulla denuncia ma anche sulla proposta di soluzioni alternative che rispettino l’ambiente.
“Deturpata” rappresenta quindi una chiamata all’azione per la comunità sarda e oltre, una sollecitazione a considerare seriamente le conseguenze delle scelte tecnologiche e a sviluppare un piano energetico sostenibile. Mette, con la sua arte, continua a essere una voce importante nel panorama culturale, utilizzando il potere evocativo delle performance per sollevare questioni urgenti e attuali.