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Eva Mameli Calvino e il suo Giardino: esempio di botanica al femminile

Alla scoperta del giardino di Eva Mameli Calvino, pioniera della botanica e madre dello scrittore Italo Calvino. Un viaggio tra piante, fiori e scienza nel cuore della Sardegna. In scena lunedì 29 luglio alle ore 21.30 presso i Giardini Pubblici di Cagliari per il festival Giardini Aperti.

Appuntamento lunedì 29 luglio alle ore 21.30 presso i Giardini Pubblici di Cagliari nel piazzale Galleria D’arte Comunale, alla scoperta della figura di Eva Mameli Calvino. Sul palco Valentina Sulas ed Andrea Mameli. Il giardino di Eva Mameli Calvino non è solo un luogo di rara bellezza naturale, ma anche un punto di riferimento per la botanica italiana. Situato a Sassari, questo giardino è stato il teatro delle ricerche e delle scoperte di Eva, una delle prime donne italiane a laurearsi in scienze naturali nel 1905. La sua passione per le piante e la sua dedizione alla scienza la portarono a trasformare questo spazio in un laboratorio a cielo aperto, dove coltivava e studiava numerose specie vegetali, alcune delle quali rare e preziose. L’eredità di Eva Mameli Calvino è visibile ancora oggi nelle rigogliose fioriture che ornano il giardino, un vero e proprio museo botanico vivente.

L’impegno scientifico di Eva Mameli Calvino

Nata nel 1886 a Sassari, Eva Mameli Calvino è stata una figura di spicco nella comunità scientifica del suo tempo. Dopo aver conseguito la laurea, intraprese una carriera accademica che la portò a collaborare con importanti istituzioni scientifiche e a partecipare a numerose spedizioni di ricerca. Il giardino di Sassari divenne il centro delle sue attività, dove Eva si dedicò non solo alla coltivazione e allo studio delle piante, ma anche alla divulgazione scientifica. Organizzava visite guidate per studenti e appassionati, durante le quali spiegava le caratteristiche e le peculiarità delle varie specie vegetali. Questo impegno nella diffusione della conoscenza la rese una delle personalità più rispettate nel campo della botanica.

Un’eredità che fiorisce ancora oggi

Il giardino di Eva Mameli Calvino non è solo un patrimonio naturale, ma anche un luogo di ispirazione per nuove generazioni di scienziati e botanici. La sua opera ha lasciato un segno indelebile non solo a Sassari, ma in tutta Italia. Le piante coltivate da Eva sono state oggetto di studio e di apprezzamento in numerosi articoli scientifici e pubblicazioni. Oggi, il giardino continua ad essere un luogo di studio e di ricerca, mantenendo vivo il ricordo di una donna che ha dedicato la sua vita alla scienza e alla natura. La visita al giardino offre un’esperienza unica, dove la bellezza delle piante si fonde con la storia e la passione di Eva Mameli Calvino.

La passione di Eva Mameli Calvino per la botanica

Eva Mameli Calvino ha dedicato gran parte della sua vita allo studio e alla conservazione delle piante. La sua passione per la botanica si riflette in ogni angolo del giardino, dove ogni pianta è stata scelta e curata con attenzione. Tra le specie coltivate, molte sono originarie della Sardegna, mentre altre provengono da luoghi lontani, frutto delle spedizioni di ricerca di Eva. Il giardino è anche un luogo di sperimentazione, dove nuove tecniche di coltivazione e conservazione delle piante vengono testate e sviluppate. La dedizione di Eva alla scienza ha ispirato molte donne a intraprendere la carriera scientifica, dimostrando che la passione e la determinazione possono superare ogni barriera.

Un giardino che racconta una storia

Ogni pianta del giardino di Eva Mameli Calvino ha una storia da raccontare, una storia che parla di scienza, passione e dedizione. La visita a questo luogo permette di immergersi in un mondo fatto di colori, profumi e conoscenza, un mondo che Eva ha costruito con amore e competenza. Il giardino è un omaggio alla sua figura, una testimonianza del suo lavoro e della sua eredità. Oggi, come ieri, il giardino continua a essere un luogo di incontro e di scambio, dove la bellezza della natura si unisce alla curiosità scientifica.

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