La sesta edizione del Silent Sardinia Festival animerà la Gallura dal 27 luglio al 13 agosto. Concerti, spettacoli e laboratori per tutte le età
Un evento multidisciplinare e a basso impatto ambientale, finanziato dall’Unione Europea, che punta a stimolare la creatività e la sostenibilità. La Gallura si trasformerà in un vivace centro culturale con la sesta edizione del Silent Sardinia Festival. Questa rassegna multidisciplinare e gratuita, nota per il suo basso impatto ambientale, promette di coinvolgere oltre 5 mila persone con un ricco programma di attività. L’evento si svolgerà in diverse località. Il cuore pulsante della manifestazione sarà a Santa Teresa Gallura. Le principali aree coinvolte includono Torre Longosardo, Spiaggia Rena Bianca, Arzachena (Cannigione) e Aggius.
Il Festival si distingue come la prima manifestazione in Italia completamente silenziosa, grazie alle nuove tecnologie che trasformano qualsiasi luogo in un palcoscenico accessibile a tutti. L’offerta dell’evento si rivolge a bambini, giovani e adulti. Tra musica, spettacoli dal vivo, attività creative pedagogiche e la Silent Disco, la manifestazione si conferma come un evento imperdibile dell’estate. L’organizzazione è curata da Roerso Mondo – Produzioni Multidisciplinari a Basso Impatto Ambientale, con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e il finanziamento dell’Unione Europea.
Un programma ricco di eventi e partecipazioni illustri
L’edizione di quest’anno vedrà la partecipazione di artisti di rilievo come gli iglesienti Moses Concas e Perry Frank, che si esibiranno sul palco con “Silent Tales – Fiabe Ecologiche“. Il presidente dell’associazione e direttore artistico del festival, Michele Moi, ha sottolineato l’importanza di sviluppare eventi per l’infanzia e diffondere lo spettacolo dal vivo con prodotti multidisciplinari, laboratori e iniziative a basso impatto ambientale.
Grazie alle cuffie WiFi, musica, fiabe e architetture sonore, l’immaginazione volerà verso la visione di un futuro più ecosostenibile. Gli spettacoli, ideati da scrittori come Marco Gnaccolini, Alessandra Racca e Susi Danesin, e diretti da Pietro Chiarenza, Ania Rizzi Bogdan e Vincenzo Tosetto, utilizzano vari linguaggi artistici come il teatro di narrazione, la visual comedy e la musica dal vivo.
“Crediamo nella magia e nell’educazione dei giovani alle proprie emozioni, nell’intrattenimento inclusivo, per generare la visione di un mondo più virtuoso stimolando la fantasia”, ha dichiarato Moi.
Laboratori creativi e tecnologie ecosostenibili
In apertura di ogni serata, sotto la supervisione della psicologa dell’infanzia Julie Messina, si terranno i “Silent Tales Creative Lab“. Questi laboratori creativi, che utilizzano materiali di scarto come piccoli giocattoli abbandonati, offriranno ai bambini l’opportunità di creare decorazioni come spille, calamite, anelli e strumenti musicali. L’obiettivo è stimolare la creatività dei bambini, riflettendo sull’importanza del riciclo e del rispetto per la natura. Non è detto che un oggetto abbandonato meriti l’oblio!
L’attenzione per l’ecosostenibilità non si ferma qui. Il 100% degli eventi in cartellone sono alimentati da energie rinnovabili, stoccate in dispositivi a batteria. Grazie all’impiego di pannelli solari e strumentazione audio/luci di ultima generazione, l’impatto visivo e acustico del festival è ridotto al minimo. Il light designer milanese Jorgo Plaku ha guidato l’implementazione di queste soluzioni sostenibili, garantendo un’esperienza unica per tutti i partecipanti.