Il mistero del mosaico ritrovato nella Domus di Orfeo: un’opera d’arte svelata

La scoperta di un antico mosaico arricchisce il patrimonio archeologico della città di Turris Libisonis: il restauro rivela dettagli inaspettati e connessioni storiche

Nell’area archeologica di Turris Libisonis, una recente scoperta, ha catturato l’attenzione degli esperti e degli appassionati di archeologia. Un mosaico finora nascosto alla vista del pubblico è stato finalmente svelato all’interno della Domus di Orfeo, un’importante abitazione patrizia situata nella storica città romana. Il ritrovamento, sebbene non del tutto nuovo, rappresenta una significativa aggiunta al percorso di visita guidata del sito. Il pavimento musivo, noto fin dagli anni in cui la domus fu riportata alla luce. Quest’ultimo aveva subito un’archiviazione temporanea a causa della protezione dell’ambiente in cui si trovava. Con la recente riapertura, il mosaico ha riacquistato visibilità e importanza.

Il restauro e la rivelazione del mosaico

Il mosaico era rimasto invisibile al pubblico per diversi decenni, coperto e protetto da una struttura dedicata alla conservazione della domus. Grazie al lavoro della società Ales del Ministero dei Beni Culturali, sotto la supervisione della Direzione Regionale Musei e con il coordinamento della Soprintendenza, il restauro del mosaico è iniziato mesi fa. I restauratori, con un’attenzione meticolosa, hanno effettuato un’accurata pulizia superficiale, rivelando il disegno del mosaico in tutta la sua bellezza. Sebbene non sia stato ancora sottoposto a lavaggi completi, i dettagli emersi sono già sorprendenti.

Un opera riccamente decorata e le sue connessioni storiche

Il mosaico presenta una fascia perimetrale composta da tessere bianche e ocra, che racchiude una doppia cornice di tessere nere. All’interno di questa cornice, un intricato disegno di tessere bianche e una trama a fascioni color ocra creano un effetto visivo di grande eleganza. La qualità e il dettaglio del mosaico offrono un’ulteriore prova della raffinatezza artistica dell’epoca romana. Ma le sorprese non finiscono qui: il disegno del mosaico è sorprendentemente simile a quello presente in una delle due vasche del frigidarium delle terme centrali situate sopra la domus. Questo elemento suggerisce una possibile connessione tra la domus e le strutture termali sovrastanti.

Nonostante le evidenze siano affascinanti, rimane incerta l’affiliazione esatta del mosaico. Le ricerche preliminari non hanno chiarito se il mosaico appartenga alla Domus di Orfeo o se provenga da un’altra abitazione precedente. I frammenti di intonaco dipinto ritrovati nel vano includono rappresentazioni di un volto e una mano che tiene uno strumento, offrendo ulteriori spunti per gli studiosi. Le decorazioni delle pareti superstiti, caratterizzate da grandi riquadri di colore verde-azzurro e rosso, potrebbero suggerire motivi figurati o naturalistici, arricchendo ulteriormente il contesto visivo dell’antico ambiente.

About Volha Izafatava

Sarda acquisita. Studentessa di Giornalismo e Informazione Web con il passato (e il presente) da linguista.

Controlla anche

Convegno Gramsci nel mondo di oggi

Cagliari, Ales, Ghilarza. 30 settembre-3 ottobre 2021. Incontro internazionale di studiose e studiosi gramsciani in …