Valutazioni e prospettive per la nuova stagione del mister Davide Nicola
Davide Nicola ha fatto il punto della situazione dopo circa tre settimane di ritiro del Cagliari, con gli ultimi 10 giorni trascorsi in Val D’Aosta. Un primo pensiero sul lavoro fin qui svolto. «Abbiamo seguito il programma previsto», ha detto l’allenatore del Cagliari. «Abbiamo inserito i giocatori che avevano saltato la prima parte nel centro tecnico di Assemini dal 10 luglio. Quindi, Lapadula, Obert, Marin e Scherri hanno iniziato l’inserimento, saltando la prima amichevole contro il Como».
Sul calciomercato, Nicola ha commentato le ultime partenze. «Qualcuno doveva andar via per proseguire il percorso di crescita come Kourfalidis (ceduto al Cosenza), o Radunovic (in prestito al Bari). Sui portieri, lavoriamo con Scuffet, Sherri e Iliev, in attesa di verificare il recupero di Ciocci».
La Crescita della Squadra e le Nuove Aggiunte
Nicola è molto soddisfatto della crescita della squadra. «Ci vuole tempo, non bastano cento giorni per arrivare al risultato che cerchiamo, ma stiamo seguendo bene il percorso previsto». In arrivo c’è anche Yerry Mina, che ha usufruito di un prolungamento di vacanza per i suoi impegni con la Colombia. «Mina ha grande personalità», dice Nicola. «Le qualità tecniche e morali del giocatore si conoscono. Ci siamo sentiti telefonicamente e mi ha fatto piacere il suo atteggiamento verso la squadra e le prospettive della stagione. Ma avrà bisogno di tempo per trovare la condizione giusta».
Sui centrocampisti, Nicola ha fatto un cenno. «Serve sempre equilibrio e personalità. Makoumbou può inserirsi spesso e calciare in porta, Deiola deve far leva sulla sua esperienza e fare le cose con semplicità, Prati ha intelligenza e geometria, mentre Marin mette in evidenza qualità e ritmo. Adopo ha tanta forza».
Sul tipo di Cagliari che vuole costruire, Nicola ha sottolineato: «Mi piacciono i giocatori che hanno fiducia nei propri mezzi e coraggio. Stiamo lavorando sulla capacità di creare gioco in verticale, possibilmente palla a terra e sempre in movimento. Serve conquistare spazio alle spalle della difesa avversaria per finalizzare prima possibile».
Finora, due amichevoli contro Como e Catanzaro a Châtillon. «Abbiamo affrontato avversari con difesa a quattro. In campionato giocheremo contro squadre che lottano per la salvezza e usano difesa a tre. Ci serve fare esperienza per interpretare determinati contesti tattici».
Nicola ha concluso: «Sto già vedendo una squadra che sa andare a infastidire gli avversari, e che accetta l’uno contro uno. In questo modo, costringiamo l’altra squadra a giocare velocemente e a rischiare l’errore».