Fradis Minoris: l’eccellenza sardo-asiatica di Francesco Stara. Lo chef sassarese conquista la laguna di Nora con un connubio unico tra cucina sarda e tecniche orientali, garantendo sostenibilità grazie al progetto innovativo Medusa
L’intelligenza artificiale irrompe nella suggestiva laguna di Nora, trasformando la sostenibilità in cucina in una realtà tangibile. Questa rivoluzione porta la firma di Geppi Ollano e Daniela Fadda, proprietari del rinomato ristorante Fradis Minoris, che con l’arrivo dello chef sassarese Francesco Stara ha conquistato non solo una stella Michelin, ma anche la prestigiosa stella verde per la sostenibilità. Stara, con la sua maestria culinaria, ha ulteriormente elevato gli standard del ristorante, creando FradisLab, un laboratorio gastronomico che fonde la cucina tradizionale sarda con tecniche ispirate all’Asia.
Il cuore pulsante di questa innovazione è il progetto Medusa, finanziato con fondi comunitari e coordinato dal comune di Pula e da Sardegna Ricerche. Due prototipi installati nelle bocche a mare della laguna monitorano in tempo reale i movimenti della fauna marina, controllando le condizioni ambientali e permettendo di sganciare automaticamente le opere di protezione in caso di eventi alluvionali. Questo sistema consente alla laguna di Nora di continuare a fungere da bacino di espansione, proteggendo i territori circostanti dagli allagamenti.
Un menù di eccellenza che fonde Oriente e Occidente
Il menù di Francesco Stara presso il FradisLab è una celebrazione della biodiversità della laguna e delle stagioni sarde, combinata con sapori orientali. Gli ingredienti principali provengono dalla laguna e dal mare, con una forte attenzione alla sostenibilità: solo pesci non sottoposti a eccessivo sfruttamento, come muggine, barracuda, aguglie e cannolicchi. Questi sono impreziositi da ingredienti locali come salicornia, finocchio di mare e ravastrello, e da elementi asiatici come katsuobushi (tonno essiccato), salsa teriyaki, miso e alghe.
Ogni piatto è pensato per essere condiviso, promuovendo un’esperienza conviviale e unica. Tra le creazioni dello chef spicca, per esempio, la melanzana con miso di sesamo e katsuobushi di laguna. Per concludere, un dolce che incarna perfettamente il connubio tra tradizione sarda e influenze asiatiche: gyoza seada con caramello di alghe e pompia.
La sostenibilità come filosofia culinaria
La filosofia di Fradis Minoris si basa su una cucina di mare sostenibile, un concetto che lo chef Francesco Stara ha fatto suo integrando prodotti della terra coltivati da piccoli agricoltori locali. L’uso di ingredienti stagionali e la valorizzazione delle risorse locali sono al centro del menù, garantendo piatti che sono non solo deliziosi ma anche rispettosi dell’ambiente.
Il progetto Medusa rappresenta un’innovazione tecnologica per la gestione sostenibile delle risorse marine. Un esempio replicabile in altri siti con condizioni ambientali simili. Questa iniziativa dimostra come tecnologia e cucina possano collaborare per creare un futuro più sostenibile e, perché no, tutto da gustare.