Prevenzione della Demenza

Ridurre i rischi fin dalla prima infanzia per contrastare l’incremento dei casi, nuove raccomandazioni dalla Commissione Lancet

Quasi la metà dei casi di demenza può essere prevenuta o ritardata contrastando 14 fattori di rischio fin dalla prima infanzia. Questo è l’obiettivo del nuovo report della Commissione Lancet per la prevenzione, gli interventi e la cura della demenza.

Entro il 2050, si prevede che i malati di demenza nel mondo saliranno a 153 milioni, il triplo rispetto ai 57 milioni del 2019. Secondo il report, aggiornato con le ultime evidenze, due nuovi fattori di rischio sono stati aggiunti: alti livelli di colesterolo LDL a partire dai 40 anni e perdita della vista non corretta in età avanzata. Insieme, questi due fattori contribuiscono al 9% dei casi di demenza.

Il 40% dei casi è associato ai 12 fattori di rischio già identificati nel 2020: bassi livelli di istruzione, problemi di udito, pressione alta, fumo, obesità, depressione, inattività fisica, diabete, consumo eccessivo di alcol, trauma cranico, inquinamento atmosferico e isolamento sociale.

Il rapporto, presentato alla Conferenza internazionale dell’Alzheimer’s Association (Aaic 2024) a Philadelphia (28 luglio-1 agosto), evidenzia che i problemi di udito e il colesterolo LDL alto sono associati al 7% dei casi di demenza ciascuno. Altri fattori significativi sono la minore istruzione nella prima infanzia e l’isolamento sociale in età avanzata, ciascuno associato al 5% dei casi.

Il report suggerisce 13 raccomandazioni per ridurre il rischio di demenza, rivolte sia ai cittadini che alle istituzioni. Tra queste: prevenire e curare la perdita dell’udito e della vista, combattere la depressione, mantenersi cognitivamente attivi per tutta la vita, proteggere la testa negli sport di contatto, ridurre i fattori di rischio vascolare, migliorare la qualità dell’aria e creare ambienti favorevoli ai contatti sociali.

Implementare alcune di queste misure potrebbe portare a risparmi significativi. Solo in Inghilterra, si stima che si potrebbero risparmiare circa 4 miliardi di sterline. A livello globale, i costi associati alla demenza superano i 1 trilione di dollari l’anno.

About Giovanni Congeddu

Ciao a tutti! Mi chiamo Giovanni Congeddu, ho 25 anni studio beni culturali e sto finendo il mio percorso universitario. Nel tempo libero mi piace uscire con gli amici e guardare film, adoro il Signore degli Anelli, mentre il fine settimana mi trasformo in Sampei Mihira. Mi piace stare in mezzo alla natura godendomi il tramonto con un bel sigaro e rivivere i ricordi.