La città è in fermento per i giorni della sua festa più sentita. Domani, alle 11, la Pinacoteca Nazionale di Sassari, guidata da Maria Paola Dettori, inaugura una mostra dedicata alla storica tradizione della discesa dei Candelieri, con fotografie di Carlo Antero Sanna.
A Sassari, l’entusiasmo per la Faradda cresce giorno dopo giorno. Questa celebrazione, nota anche come la discesa dei Candelieri, ha radici profonde nella storia della città. Si tratta di una processione che coinvolge tutta la comunità, unendo istituzioni laiche e corporazioni dei Gremi in un voto alla Madonna Assunta. La città si trasforma in un teatro di colori, suoni e tradizioni che rievocano un legame antico, rinnovato ogni anno con immutato fervore. La processione dei ceri, rappresentata dai Candelieri, è un evento che incanta e coinvolge cittadini e visitatori, rendendo Sassari un luogo di incontro e celebrazione della cultura locale. I preparativi per la Faradda sono visibili ovunque: le strade iniziano a riempirsi di decorazioni, e l’atmosfera festiva contagia ogni angolo della città. La partecipazione della comunità è totale, con i membri dei Gremi che lavorano instancabilmente per garantire il successo della manifestazione.
La mostra
Domani, alle 11:00, la Pinacoteca Nazionale di Sassari diventerà il cuore pulsante di questa tradizione. Maria Paola Dettori, direttrice della Pinacoteca, inaugurerà una mostra unica nel suo genere, organizzata in collaborazione con l’Associazione culturale Arte Cultura e Società. Intitolata “La Memoria dei Gremi e dei Candelieri”, l’esposizione rappresenta un viaggio attraverso il tempo, raccontato dalle fotografie di Carlo Antero Sanna. Queste immagini, scattate negli anni Ottanta, offrono una testimonianza visiva della processione e dei riti associati, documentando le trasformazioni avvenute nel corso dei decenni, in particolare nell’abbigliamento dei portatori dei Candelieri. La mostra non è solo un omaggio alla tradizione, ma anche un’opportunità per riflettere su come la cultura locale si sia evoluta pur mantenendo intatti i suoi valori fondamentali. I visitatori avranno l’opportunità di esplorare ogni dettaglio delle fotografie, comprendendo meglio le sfumature e i significati nascosti dietro ogni immagine.
L’inaugurazione della mostra vedrà la partecipazione dei membri dei Gremi e del Padre Guardiano della chiesa di Santa Maria di Betlem, il luogo sacro dove si conclude la discesa dei Candelieri. Questa presenza sottolinea l’importanza del legame tra i vari attori della comunità sassarese, che collaborano per mantenere viva questa tradizione secolare. La mostra sarà visitabile fino al 24 agosto 2024, offrendo a residenti e turisti la possibilità di immergersi nella storia e nelle emozioni di una delle celebrazioni più significative di Sassari. Questo evento non è solo una vetrina per le fotografie, ma un momento di condivisione e approfondimento culturale, che permette di mantenere viva la memoria storica della città e delle sue tradizioni più importanti.
Tra arte e tradizione
La Faradda dei Candelieri non è solo una festa, ma un simbolo di identità e appartenenza per la città di Sassari. Ogni anno, questa manifestazione richiama migliaia di persone, attratte dalla sua magia e dal suo significato profondo. La mostra alla Pinacoteca Nazionale è un’occasione imperdibile per approfondire la conoscenza di questa tradizione e per apprezzare il lavoro di chi, come Carlo Antero Sanna, ha saputo immortalare momenti di grande intensità emotiva. Non resta che immergersi in questa esperienza, per scoprire e riscoprire la ricchezza culturale di Sassari. L’impatto della Faradda va oltre la semplice celebrazione: rappresenta un momento di unità e di riflessione sulla storia e sull’identità della comunità, mantenendo vivi valori e tradizioni che altrimenti rischierebbero di essere dimenticati.