Sicurezza stradale: l’Italia ancora indietro sull’uso dei dispositivi di sicurezza in auto

Nonostante l’aumento degli incidenti stradali, gli italiani continuano a ignorare l’uso corretto dei dispositivi di sicurezza. Meno di 4 su 10 allacciano la cintura nei sedili posteriori, mentre 2 su 10 viaggiano senza seggiolino per bambini. Un appello dall’Istituto superiore di sanità in vista dell’esodo d’agosto.

Gli incidenti stradali in Italia sono in aumento, ma il corretto uso dei dispositivi di sicurezza resta un problema irrisolto. L’Istituto superiore di sanità (Iss), in un comunicato recente, ha evidenziato come solo una minoranza degli italiani utilizzi le cinture di sicurezza nei sedili posteriori delle auto. Secondo i dati, meno di 4 su 10 passeggeri posteriori si allacciano la cintura, nonostante sia obbligatoria per legge. Inoltre, 2 su 10 bambini viaggiano senza seggiolino, aumentando il rischio di gravi lesioni in caso di incidente. Questi comportamenti preoccupanti emergono proprio mentre ci si prepara all’esodo d’agosto, periodo noto per l’aumento del traffico stradale.

Secondo l’ultimo rapporto Aci-Istat sull’incidentalità stradale, pubblicato pochi giorni fa, le abitudini di spostamento degli italiani nel 2023 sono tornate ai livelli pre-Covid. Il documento rivela che, sebbene il numero di vittime sia diminuito rispetto al 2022, il numero di incidenti e feriti è in aumento. Nel 2023 si sono registrati 166.525 incidenti con lesioni, con una media di 456 al giorno. Di questi, il 73,3% è avvenuto su strade urbane, il 21,4% su strade extraurbane e il 5,3% in autostrada. Le principali cause degli incidenti sono la distrazione alla guida (15,1%), il mancato rispetto della precedenza (12,9%) e la velocità eccessiva (8,4%).

I costi sociali dell’incidentalità e l’uso delle cinture di sicurezza

Il costo sociale degli incidenti stradali in Italia è elevato, ammontando a 18 miliardi di euro, pari all’1% del PIL. Nel 2023, i decessi entro 30 giorni dall’incidente sono stati 3.039, con una media di 8 morti al giorno. Tra le vittime, il 79,5% sono uomini e il 20,5% donne. Questi dati sottolineano l’urgenza di un maggiore rispetto delle norme di sicurezza stradale e l’importanza di campagne di sensibilizzazione efficaci.

La sorveglianza Passi dell’Iss rivela che, mentre l’uso della cintura di sicurezza anteriore è diffuso, l’uso della cintura posteriore è ancora insufficiente. Nel biennio 2021-2022, solo il 36% degli intervistati ha dichiarato di usare sempre la cintura posteriore. Questo dato è in miglioramento rispetto agli anni precedenti, ma rimane lontano dalla copertura totale richiesta dalla legge. In compenso, l’uso del casco in motocicletta e motorino sembra essere una pratica consolidata, con circa il 96% degli intervistati che dichiarano di indossarlo sempre, sia come guidatori che come passeggeri.

La sicurezza dei bambini in auto: seggiolini e adattatori

Dal 2011, la sorveglianza Passi monitora anche l’uso di seggiolini e adattatori per il trasporto dei bambini in auto. Tuttavia, nel biennio 2021-2022, 2 persone su 10 hanno riferito di avere difficoltà a utilizzare questi dispositivi, di non usarli affatto o di non possederli. Questo è un dato preoccupante, considerando l’importanza vitale dei seggiolini per proteggere i più piccoli in caso di incidente. La mancanza di utilizzo dei seggiolini rappresenta un rischio significativo, soprattutto durante i lunghi viaggi estivi.

È chiaro che, nonostante le leggi e le campagne di sensibilizzazione, c’è ancora molta strada da fare per migliorare la sicurezza stradale in Italia. L’Istituto superiore di sanità invita tutti gli automobilisti a rispettare le regole e a utilizzare correttamente i dispositivi di sicurezza, specialmente in vista del traffico intenso di agosto. La prevenzione e la responsabilità individuale sono fondamentali per ridurre il numero di incidenti e proteggere la vita di chi viaggia sulle nostre strade.

About Volha Izafatava

Sarda acquisita. Studentessa di Giornalismo e Informazione Web con il passato (e il presente) da linguista.

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